14 MARZO 2007
Si è riunito ieri il Consiglio Comunale di Cosenza sotto la presidenza
di Franco Sammarco
In apertura il Presidente auspica che la discussione, visti i temi di particolare interesse, possa svolgersi nel massimo rispetto delle diverse posizioni politiche.
Pietro Filippo (Udeur) interviene per mozione d’ordine: “Stanotte è successo un fatto gravissimo. Il Sindaco di San Fili è stato oggetto di un grave atto intimidatorio. Voglio esprimergli, credo a nome della intera assemblea, la massima solidarietà”.
Il Presidente Sammarco esprime solidarietà a nome dell’intero Consiglio Comunale.
Sergio Nucci
(Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno) chiede di sapere, “non avendo ricevuto
alcuna convocazione”, se ieri si è tenuta una riunione del Consiglio comunale.
Carlo Salatino (Margherita), intervenendo per mozione d’ordine, chiede una riorganizzazione dei punti in discussione partendo dal punto nr. 3 e portando alla fine i primi due punti.
Francesco Gaudio (Rifondazione Comunista) ritiene improponibile la proposta per l’importanza dei primi due argomenti.
La proposta è approvata con 18 voti favorevoli, 7 contrari e 3 astenuti ).
La seduta, quindi, inizia dal punto nr. 3: “Modifiche al Regolamento del Consiglio comunale e delle Commissioni consiliari permanenti nel testo, allegato alla nota del 14/2/2007, prot. UP n. 47, proposto dai Consiglieri comunali: Mazzuca G., Filice S., Salatino C., Napoli F., Spadafora G., Corigliano M.F., Spataro M., Lopez F., Magnelli F.S., Furlano C., Greco G., Savastano C”. Il Presidente Sammarco propone una discussione unica con votazione per singolo punto. Proposta approvata all’unanimità.
Una sospensione di cinque minuti consente ai Consiglieri di iscriversi al dibattito. Dopo la ripresa dei lavori il Presidente convoca i Capigruppo, per stabilire le modalità della discussione.
Il dibattito si apre con l’intervento di Francesco Gaudio (Rifondazione Comunista): “Sarebbe stato più opportuno iniziare con una relazione del Presidente della Commissione, che avrebbe potuto spiegare la ratio che ha portato a questo tipo di modifica, di cui si è molto discusso, soprattutto sui giornali e nelle piazze. Queste modifiche non nascono oggi, ma oltre un mese fa su un testo diverso, poi modificato, poi emendato, con firme apposte, poi ritirate. Vorrei capire che cosa succede sulla fiducia al Presidente del Consiglio.
Non voglio credere che tutti i malumori a cui stiamo assistendo siano dovuti davvero all’aumento delle indennità. Evidentemente dietro a tutto ciò si gioca una contrapposizione di poteri.
Ci si interroga sull’art. 13, che prevede un gettone di presenza non più giornaliero ma legato ad ogni riunione di Commissione. In un momento come questo la richiesta appare molto strana. Il Sindaco dice sempre che nelle casse del Comune non c’è una lira, bisogna chiedersi se questo è vero o se è, invece, un ritornello per coprire l’incapacità di questa Giunta. Per abbattere i costi della politica la Giunta e il Presidente del Consiglio si riducono del 10% le indennità, ma quant’è il rimanente 90%?
Non credo sia necessario moltiplicare le Commissioni, sarebbe interessante verificare il lavoro di ognuna di esse.
Diciamo alla città che il nostro non deve essere un lavoro. Chiediamoci se la cifra attuale di circa 300 euro è adeguata o meno a rimborsare l’impegno dei Consiglieri. Così come chiederei se è adeguata la cifra che percepiscono i nostri assessori, i consiglieri e gli assessori regionali”.
Fabrizio Falvo (An): “Non nego di essere imbarazzato. Ritengo doveroso il confronto con i cittadini. Riguardo alle modifiche dovremmo tener conto, innanzitutto, dei pareri di regolarità tecnica e, perciò, riflettere sulle modifiche che vogliamo apportare al Regolamento del Comune di Cosenza. Gli Uffici esprimono alcune perplessità, come per esempio sulla convocazione delle commissioni. L’autonomia dei presidenti delle Commissioni sarebbe talmente ampia da rischiare di non essere più organica al Consiglio.
An è contraria a questo tipo di modifica, non perché non riconosca doveroso l’appannaggio al Consigliere comunale. Se la maggioranza ha questa volontà dovrebbe avere il coraggio di dirlo e ripristinare le indennità. Perché il cumulo di più commissioni al giorno non è un problema giuridico, ma credo che non dovrebbe essere consentito. Tra l’altro crea enorme disparità tra i consiglieri che possono presenziare e gli altri che non ne hanno la possibilità. Anche il Sindaco si è espresso contro questa proposta. Noi, chiedendoci come mai il Sindaco è assente, non parteciperemo al voto, così come Forza Italia”.
Massimo Bozzo (Udc): “Quando si apportano modifiche al Regolamento lo si fa per ottenere una migliore governabilità delle istituzioni, invece, quello che doveva essere un momento di vera politica è diventato un ulteriore esempio di ingovernabilità e di malgoverno. Anche il Sindaco si è espresso contro e sono tre giorni che di lui non si hanno tracce.
In questi dieci mesi i Consiglieri comunali hanno fatto funzionare le commissioni in maniera egregia, senza che la Giunta facesse niente per valorizzare questo impegno. Stiamo parlando di lavoro, di salute, di Cultura, di scuola, di progetti. Di contro, non ho visto impegno da parte della Giunta.
Non funzionano la Commissione ai lavori pubblici, dove da qualche anno ha messo le tende un partito di maggioranza, e la Commissione bilancio.
L’invito che faccio ai consiglieri comunali, che hanno ricevuto i voti dei cittadini, è quello d ritirare le modifiche. Altrimenti avremo due vie d’uscita: votare contro, oppure votare a favore e poi fra due giorni rinunciare pubblicamente all’indennità”.
Sergio Nucci
(Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno): “ho
apprezzato i sentimenti di solidarietà espressi al Sindaco di San Fili. Avrei
apprezzato che qualcuno esprimesse solidarietà ai candidati di Giacomo Mancini , perché oggi si è saputo che la Dda non ha aperto alcuna
indagine su di loro.
Esprimo disagio
per la mancanza di un confronto costituente su una organica
modifica del regolamento e dello statuto.
Ritengo un falso
problema quello relativo ai gettoni di presenza. Urge, invece, una assunzione di responsabilità, affinché i consiglieri
comunali si riapproprino del loro ruolo.
Possiamo dire che
siamo un Consiglio comunale che lavora, ma il Sindaco e chi ci amministra deve
farsi garante anche degli interessi dei Consiglieri comunali. Chi ci governa
deve capire di avere a che fare con galantuomini, con i quali deve confrontarsi
in Consiglio comunale.
Se è vero che in
questi anni sono stati sperperati i soldi del Comune, ci chiediamo dove fosse e
cosa facesse il Sindaco Perugini.
Mi auguro che l’abbattimento delle indennità dei Consiglieri comunali,
deciso con atto monocratico dal Commissario Straordinario, e soprattutto
l’abbattimento volontario del 10% delle indennità della Giunta possa servire a
migliorare lo stato delle casse comunali”.
Damiano Covelli (Ds): “non nascondo l’imbarazzo, ma neanche una volontà di fermezza. Il regolamento del Comune è del 2000, da allora sono intervenute numerose modifiche legislative di cui non si può non tener conto. Abbiamo allora pensato di iniziare un percorso di modifica, intervenendo, per il momento, su sette articoli.
È nato il problema del guadagno dei consiglieri comunali. Perché nella fase commissariale, anche giustamente, è stato deciso di non prevedere una indennità di funzione per Consiglieri che non c’erano. Ma l’indennità è dovuta per legge e ora il Consiglio è tornato nel pieno delle sue funzioni.
Appena iniziata la consiliatura, il Sindaco ha evidenziato che il Comune di Cosenza non solo è indebitato, ma ha problemi ad acquistare articoli di cancelleria. Ci sono difficoltà nella formazione del bilancio. Il gruppo Ds, quindi, ha pensato che sia giusto prolungare il sacrificio dei consiglieri comunali, come atto dovuto verso la città. Ma la politica ha un suo costo. Ho apprezzato la decisione della Giunta di ridurre le proprie indennità. Credo che sia l’unico Comune che dà all’Italia un messaggio di questo tipo. I Ds sottoscrivono quella posizione e chiedono ai firmatari di questa modifica al regolamento di fare un passo indietro.
In ogni caso, fermo restando la diversità delle posizioni di ognuno, non è ammessa la maleducazione”.
I lavori riprendono dopo una breve sospensione.
Francesco Gaudio (Rifondazione Comunista) chiede di conoscere il motivo dell’assenza del Sindaco. Il Presidente Sammarco, dopo aver specificato che il Sindaco non è tenuto a giustificare la propria assenza, dice che l’Ufficio si presidenza non ha ricevuto comunicazioni.
Carlo Salatino (Margherita): “esprimo serenità. Sono stato uno dei firmatari delle proposte di modifica, continuo a sostenerle, le voterò. Sono convinto che non ci saranno rilevanti aumenti di costi per l’Amministrazione. La parte legata all’aumento degli emolumenti è un riconoscimento all’attività che ogni consigliere svolge. Tutto è sotto gli occhi della città.
Ribadisco la bontà dell’iniziativa, anche e soprattutto comparandola ai regolamenti di moltissime città italiane.
Il clima vissuto in queste settimane deriva da una pessima iniziativa del commissario straordinario, andato fuori dalle proprie competenze. Il Commissario avrebbe dovuto gestire il suo bilancio, di quattro mesi, e invece ha approvato 20 PAU che porteranno alla costruzione di centinaia di palazzi per milioni di metri cubi di cemento. Nel 2006 il Comune avrebbe incassato solo il 5% di quanto previsto nel bilancio commissariale. Ha attivato persino un mutuo di 700.000 euro per i progettisti di Piazza Fera. I suggeritori di questi atti hanno un vizio di impostazione, quella di avere una visione della politica totalmente priva di fiducia.
Ho avvertito questo clima con grande rammarico, soprattutto quando ho letto i pareri allegati alla proposta di modifica del regolamento.
Noi non possiamo essere soggetti esposti a questo clima. Non dimentichiamo che per 39 euro i consiglieri comunali assumono responsabilità contabili.
Però bisognerebbe parlare degli sperperi della Pubblica Amministrazione, dei lavori spesso inutili, del patrimonio depauperato. L’unico modo di garantire l’efficienza della Pubblica Amministrazione è quello del rispetto dei ruoli. E credo che sia giunto il momento della nomina del nucleo di valutazione per poter valutare non i singoli dipendenti ma il raggiungimento degli obiettivi e, quindi, il lavoro dei dirigenti. A proposito di moralità, bisogna specificare che senza nucleo di valutazione questi obiettivi si raggiungono con autocertificazione”.
Pietro Filippo (Udeur): “intervengo senza imbarazzo. Nel programma del Sindaco ho trovato molti elementi di novità che condivido, soprattutto nella inversione delle modalità di gestione della cosa pubblica a Cosenza. La Commissione ha lavorato in questo senso, avviando all’unanimità le modifiche al regolamento. Ridurre la discussione solo al gettone di presenza sembra riduttivo.
In questo Consiglio Comunale cominciano ad evidenziarsi due modi diversi di intendere la politica. Il dibattito, anche all’interno della maggioranza, nasce da proprio da questo. Ognuno di noi la pensa in maniera diversa e, pur facendo parte di una maggioranza, il consigliere ha il diritto di esprimere le proprie opinioni.
Il Commissario che ha gestito per qualche mese il Comune di Cosenza non poteva arrogarsi il diritto di revocare una delibera approvata dal Consiglio comunale.
La politica è spirito di servizio nell’interesse della collettività, ma diremmo falsità dicendo che la politica non ha un costo. Credo necessario ridurre i costi della politica, ma bisogna farlo nella chiarezza. La Regione ha operato una certa riduzione, ma credo che ancora debba fare molto di più nell’interesse dei cittadini.
Non credo che in Consiglio comunale ci siano persone irresponsabili. Le commissioni consiliari vanno convocate quando è necessario, ma su questi argomenti non si fanno strumentalizzazioni. La verità è che i consiglieri vogliono recuperare il loro ruolo nel Consiglio comunale. Non può essere accettato che decisioni esterne vengano imposte al Consiglio comunale. Non si possono accettare lezioni di etica, morale, stile, soprattutto quando provengono da settori che hanno fatto la storia della politica di questa città”.
Domenico Frammartino (FSC): “esprimo solidarietà al Sindaco di San Fili, dirigente della Federazione Socialisti Calabria.
La politica, quella vera, impone il coraggio delle scelte. Sette mesi fa, mentre sulla stampa si parlava delle difficoltà economiche dell’Amministrazione comunale, proposi di fare un sacrificio legato al bilancio di previsione. Una proposta non strumentale, né demagogica, che però non è stata approvata.
L’indennità di funzione di cui ho goduto negli anni passati da consigliere comunale era legittima. Ha sbagliato il Commissario, evidentemente.
Entrando nel merito, ho approvato la caduta del vincolo di più gettoni per più riunioni quotidiane di Commissione. Sono quindi d’accordo alla modifica dell’art. 13 ma non a quella dell’art. 18. Tuttavia non esprimerò parere favorevole anche perché ritengo la riduzione del 10% degli emolumenti della Giunta davvero poca cosa”.
Maria Lucente (Ds): “Ci stiamo confrontando in particolare sull’articolo 13 e sull’articolo 18 del Regolamento. Sarebbe semplice ricordare che all’insediamento del Consiglio, con il consigliere Frammartino, avevamo proposto l’abbattimento delle indennità di tutte le cariche comunali. Perché ci rendevamo conto di avere a che fare con un bilancio rigido.
Condivido l’intervento del consigliere Salatino sul ruolo, il lavoro e l’impegno del Consigliere comunale. Ma la politica, in questa fase, viene vista negativamente. La divisione che c’è stata fra di noi, con contrasti pesanti, è avvenuta sui tempi non sulla sostanza.
Il Commissario, tagliando gli emolumenti, non tocca l’aspetto economico ma la funzione del consigliere comunale degradato a un costo.
I costi della politica sono ben altri e spero di poter arrivare ad aggredire i veri bubboni. Se questa è stata una occasione siamo orgogliosi di aver vissuto anche questa mortificazione.
Abbiamo solo valutato l’opportunità dei tempi. Non sono quelli giusti per far capire all’opinione pubblica che vogliamo recuperare l’orgoglio per un ruolo al quale ci hanno eletto gli stessi cittadini”.
Michelangelo Spataro (Udeur): “in questi giorni qualche consigliere ci ha tirato in ballo sulla stampa dicendo che non avremmo mantenuto fede ad un accordo che non c’era, rispetto all’inversione di un ordine del giorno. L’Udeur, fino ad oggi, ha dimostrato di essere un partito moderato che ha sempre votato con la maggioranza.
Mi ha fatto male vedere un compagno di maggioranza sfuggire lo sguardo.
La modifica ai regolamenti è stata condivisa da tanti, come il problema delle indennità che ritenevamo ingiuste nella decisione del commissario. Abbiamo cercato altre strade, ma non abbiamo trovato l’accordo.
Anche i pareri alla proposta indicano una sentenza del 1985. Forse c’è divergenza fra il Consiglio e la burocrazia e non con l’Amministrazione. Non viene chiesto e non si esprime un bilancio, si rimane a metà strada.
Voglio correggere l’attacco del capogruppo dei Ds. Ho saputo di uno spiacevole evento, ma la calma va mantenuta da entrambi i lati. Ad una riflessione forse eccessiva c’è stata una risposta eccessiva.
Preferirei non parlare più delle indennità e ringrazio il Consigliere Nucci per lo stile del suo intervento.
L’Amministrazione vada per la sua strada, il Consiglio sarà al suo fianco”.
I lavori riprendono con le dichiarazioni di voto dopo una breve sospensione e una riunione dei capigruppo.
Il presidente Sammarco informa che le proposte di modifica relative all’art. 10, comma 3 e all’art. 18 comma 1 sono state ritirate dai consiglieri proponenti.
Iniziano le dichiarazioni di voto.
Francesco Gaudio (Rifondazione Comunista): “la discussione si è ristretta ai gettoni di presenza. Sul punto esprimiamo voto contrario, ma senza condividere le campagne finto moralizzatrici che qualcuno ha fatto”.
Andrea Falbo (Psdi): “esprimo il mio consenso alle modifiche al regolamento perché la politica è passione, ma bisogna consentire a tutti di coltivarla”.
Fabrizio Falvo (An): “La politica non va intesa come mercimonio o come guadagno. Non a caso il Sindaco non è presente quando si discute di questi temi. È evidente il suo dissenso. An è contraria”.
Massimo Commodaro (Udc): “Esprimo voto contrario sui gettoni di presenza. Ma con un netto distinguo nei confronti con alcuni partiti con cui l’Udc non ha nulla da spartire. Il nostro voto contrario sui gettoni di presenza vuole essere una attenzione nei confronti dei cittadini”.
Roberto Sacco (Udeur) esprime il voto favorevole dell’Udeur alle proposte di modifica.
Damiano Covelli (Ds): “Siamo favorevoli a tre dei quattro articoli rimasti in vita. Siamo profondamente in disaccordo, per le difficoltà delle casse comunali, all’attribuzione di un gettone ad ogni riunione di commissione. Voteremo contro”.
Sergio Nucci
(Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno): “riteniamo
che debba aprirsi una nuova fase, che veda tutti d’accordo nell’approvazione di
modifiche al regolamento. Non vogliamo che questo Consiglio comunale diventi il
Consiglio delle indennità. Preannuncio voto contrario”.
Si procede quindi alla votazione delle modifiche al regolamento, punto per punto:
Art. 8 – “Strutture e personale” - approvato a maggioranza con voto contrario della Rosa nel Pugno;
commi 1, 2, 3 art. 11 – “Convocazione” - approvato a maggioranza, 2 contrari e 2 astenuti;
comma 4 art.13 – “Svolgimento dei lavori” - approvato con 16 favorevoli e 11 contrari;
comma 2 art. 29 – “Interrogazioni, interpellanze, mozioni, ordini del giorno, risoluzioni” - approvato con 2 voti contrari.
L’immediata esecutività della delibera di approvazione viene votata all’unanimità.