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FEBBRAIO 2009
Fabrizio Falvo nuovo Vice
Presidente del Consiglio comunale
Fabrizio
Falvo, An, è il nuovo vice Presidente del
Consiglio comunale dopo le dimissioni di Francesco Incarnato. E’ stato
eletto questa sera con 26 voti a favore. Due voti sono
andati a Massimo Bozzo (Costituente-Udc), 5 le schede
bianche.
Il
Consiglio ha poi affrontato il punto relativo alla
costruzione del termovalorizzatore, su proposta del consigliere Antonio Ciacco (Iniziativa). Non era stata accolta, invece, la
proposta del consigliere Roberto Sacco (Udeur) di anticipare il punto relativo al Pau di via Montevideo.
Respinta anche la richiesta di Marco Ambrogio (Pd) di un aggiornamento
della seduta al 4 marzo, vista l’assenza del Sindaco impegnato con il
Presidente della Giunta regionale sui danni del maltempo.
In
apertura di seduta il Presidente Pietro Filippo ha dato informativa
dell’adesione di Pietro Belmonte, già
Pd, nel Gruppo Misto e del passaggio di Gianluca Greco (GM) nella minoranza.
Sul punto relativo al termovalorizzatore si è sviluppato il
dibattito subito dopo la relazione di Antonio Ciacco.
Non si è però arrivati al voto per mancanza del numero legale.
La seduta
è stata aggiornata al giorno dopo alle 16.
Il dibattito sul termovalorizzatore
Durante il dibattito alcune persone tra il pubblico hanno esposto cartelli contro l’ipotesi di realizzazione di un impianto del genere e a favore, invece, dell’avvio della raccolta differenziata.
Antonio Ciacco (Iniziativa): “Ho proposto l’inversione perché penso sia giusto che questa sera si ragioni sulla possibile realizzazione del termovalorizzatore. Lo impone l’etica della politica, la stessa che vieta la transumanza, lo sfacciato migrare da centrodestra a centrosinistra. C’è una crisi di funzione politica cui noi di Idv guardiamo con preoccupazione. L’avversario per noi si identifica nel Pdl, non certo in un partito dello stesso schieramento, verso cui potremo essere competitivi ma mai antagonisti.
Ma in alcuni ambienti esiste una pax con l’avversario testimoniata dalla rassegna stampa dell’ultimo anno. Invece bisogna contrastare l’avversario anche strumentalmente.
Noi siamo contro gli ossimori dell’etica politica e gli amanuensi a gettone. Bisogna dire alla città chi sono i corruttori politici, qual era il prezzo della corruzione e chi non si è prestato a questo. No all’omertà, sì alla chiarezza verso questi fatti.
E con chiarezza dico: voglio nell’area urbana
un termovalorizzatore. Se anche ci fosse la raccolta differenziata
prevista, sarebbe necessario un termovalorizzatore, oltre quello di Gioia, per
Si può realizzare in meno di un anno e mezzo con tecnologie pulite. Ci vuole solo la volontà politica”.
Il vicepresidente Fabrizio Falvo (An), per la prima volta nelle sue funzioni in momentanea sostituzione del Presidente, ringrazia tutti e in particolare il consigliere Massimo Commodaro, che si è fatto da parte per consentire la sua elezione. Richiama il pubblico al silenzio e al rispetto delle opinioni espresse all’interno del Consiglio.
Francesco Gaudio (Rif. Com.): “Solo una logica perversa può suggerire la costruzione di un inceneritore. La sinistra e le associazioni sindacali, sociali e ambientali continuano a dire no alla politica dell’incenerimento dei rifiuti. Temo ci siano interessi in ballo. L’inceneritore incrementa i rifiuti e vanifica la raccolta differenziata. Se la raccolta differenziata funzionasse, si tratterebbe di incenerire il 15% di rifiuti, il che sarebbe anti economico. Evidentemente si vuole il contrario: produrre più rifiuti per bruciarli. A Brescia la raccolta differenziata è ferma al 30% perché c’è l’inceneritore a due passi. Inoltre, è dimostrato che si liberano nell’aria diossina e polveri nocive. Brescia ha l’aria più inquinata della Lombardia e l’Asl di Mantova ne ha certificato la pericolosità per la salute. Per chi abita vicino agli inceneritori c’è anche un aumento delle malformazioni nei neonati.
Cosenza è riuscita a perdere 524.000 euro mandati dalla Regione per la differenziata.
Le nostre proposte: inizio di una campagna seria di riduzione dei rifiuti; riduzione degli imballaggi che incidono per il 60% dei volumi e il 40% del peso; passaggio dalla tassa alla tariffa; incremento della raccolta differenziata della plastica in cui Cosenza è maglia nera. Mi auguro che i cittadini di Cosenza ascoltino questo Consiglio e le due idee di civiltà e di cultura. Una è la cultura del profitto e degli interessi forti, l’altra è la cultura della difesa dell’ambiente e del rispetto della salute dei cittadini. E mi auguro che i cittadini scendano in piazza nella malaugurata ipotesi si dia stasera il via libera all’inceneritore”.
Sergio Nucci (Costituente-Udc): “Porgo un saluto caloroso a Fabrizio Falvo.
Ho apprezzato in questo dibattito il riferimento del consigliere Ciacco all’etica della politica. I nostri comportamenti all’etica dovrebbero essere ispirati”.
Il Presidente di turno Franco Napoli (Pd) chiede al consigliere Gaudio e al consigliere Sacco di togliere i cartelli di protesta ricevuti dai manifestanti e messi sui banchi.
Nucci riprende: “Come si
può pensare a fare un inceneritore quando questa
Amministrazione ha fatto perdere i fondi destinati alla raccolta
differenziata? Stiamo parlando
della soluzione più negativa, che andava evitata a
monte. Partiamo, invece, dalla
differenziata. Solo dopo potremo capire la quantità di rifiuti che la
comunità produce e parlare di eventuali inceneritori. Meglio impegnare
l’aula su questioni che la città vive. Non parliamo di cose che
fanno solo perdere tempo e che vanno in contraddizione con quanto
facciamo ogni giorno.
Ci sono tante questioni di cui bisognerebbe parlare. Perché attardarsi su temi non sentiti?”
Fabrizio Falvo: “Stiamo discutendo su qualcosa che ci è proposto da una parte della maggioranza e che ha dell’incredibile, la bontà di un termovalorizzatore nell’area urbana della città, il che appare temerario quando non esiste un Piano provinciale che preveda l’ubicazione di un distruttore di rifiuti in una area identificata della provincia. L’Amministrazione provinciale non ha inteso dare una indicazione del genere e prendere una decisione. Perché l’iniziativa parte dal Comune di Cosenza? Cosa c’è dietro? Ciacco propone una cosa inverosimile. C’era già tempo fa un termovalorizzatore funzionante ma furono accertate dalla magistratura precise responsabilità in ordine all’inquinamento della zona e l’inceneritore fu chiuso.
Oggi impianti più sicuri? Ma anche la minima possibilità di inquinamento ambientale deve essere considerata, per cui un eventuale termovalorizzatore va creato senz’altro lontano dai centri abitati.
Richiamiamo al loro dovere Provincia e Regione. Sono questi Enti che devono dire dove ubicare il termovalorizzatore per risolvere i problemi dell’area urbana cosentina. Dobbiamo decidere in che termini e in che tempi dobbiamo attuare il piano di raccolta differenziata”.
Roberto Sacco (Udeur): “Diciott’anni addietro fu varata una legge per l’incentivazione di forme di energia rinnovabile, contenente una subdola frase che ha permesso di considerare in tale ambito anche gli inceneritori.
In realtà il termovalorizzatore è uno sfracello economico ed ambientale, una scelta alternativa alla raccolta differenziata. Le nano-polveri causano tumori, i rifiuti vengono trasformati in nubi tossiche”.
Gianluca Greco (Gruppo Misto): “Dovremmo parlare innanzitutto del perché ancora oggi a Cosenza non si attua la raccolta differenziata. Facciamo un Consiglio aperto alla voce di cittadini perché con loro bisogna innanzitutto confrontarsi.
Ciacco nel suo intervento ha clonato il pensiero del segretario provinciale del Pd Franco Bruno. Qui stasera non ho ascoltato un solo esponente del Pd. Abbandono l’aula perché di questi temi voglio discutere con i cittadini in Consiglio”.
Presidente Pietro Filippo: “La richiesta del consigliere Greco non può essere accolta, a termini di Regolamento”.
Roberto Bartolomeo (Gruppo Misto): “E’ mortificante ritrovarsi in quest’aula così in pochi. Ringrazio chi ha avuto il coraggio di restare, perché ci vuole coraggio in una maggioranza dove c’è poco dialogo.
Siamo qui per parlare delle cose che interessano la città, non di cose che interessano pochi. Ed è per questo che mi sono allontanato dalla maggioranza, che è compatta quando ci sono pratiche che interessano qualcuno e non c’è quando si parla di questioni che interessano la città.
Sono
Questa faccenda va affrontata ascoltando prima la gente.
Ammiro il coraggio di Frammartino e di Napoli che restano in aula mentre i loro colleghi preferiscono stare fuori perché non vogliono far discutere delle tematiche che interessano la città.
Al momento della votazione me ne andrò per protesta ed è vicino il momento in cui uscirò dalla maggioranza.”
Domenico Frammartino (Pd): “Chiedo la verifica del numero legale, ma dando una motivazione: abbiamo esordito con la elezione del Vice presidente, che ha registrato 26 consensi della minoranza e di una parte larga della maggioranza…
Stefano Filice (Gruppo Misto) protesta perché si è data la parola a Frammartino dopo la richiesta di verifica del numero legale.
Frammartino cerca di concludere: “Abbiamo fatto un passo importante. Siamo rimasti in aula perché rispettosi della democrazia, pur sapendo che la nostra proposta di rinvio non è stata accolta… (Interruzione per nuove proteste)
La verifica del numero legale registra 7 presenze per cui la seduta è sospesa e aggiornata all’indomani.