28 LUGLIO 2006
Consiglio Comunale del 28 luglio 2006
Si è conclusa qualche minuto
prima della mezzanotte la seduta del Consiglio Comunale dedicata alla
presentazione delle linee programmatiche del Sindaco Salvatore Perugini.
Un’alta partecipazione dei Consiglieri ha caratterizzato i lavori del Consiglio
iniziati alle 10 del mattino.
Il Presidente Franco Sammarco, dopo aver constatato la presenza del numero
legale, ha aperto la seduta
comunicando la costituzione del gruppo DL-La Margherita, guidato
dal Consigliere Carlo Salatino, e del gruppo Federazione Socialista Calabria,
il cui capogruppo è Cataldo Savastano.
Si è poi proceduto con l’esame dei punti all’ordine del giorno. Approvati all’unanimità i
verbali delle sedute precedenti.
Il Sindaco Perugini ha poi preso
la parola per relazionare sulle linee programmatiche della sua Giunta.
Dando per letto il programma già
consegnato a tutti i consiglieri, il Sindaco ha iniziato l’esposizione. I temi
importanti delle linee programmatiche, dice il Sindaco, sono due: “un profilo di
impostazione e di metodo politico; un profilo che attiene più propriamente al
governo delle cose.
Cosenza deve ritrovare il gusto
di parlare di
politica e di fare politica – prosegue Perugini - perché la ricerca del bene comune sia frutto di un progetto
condiviso e conduca alla formazione di una adeguata classe dirigente per la
quale l’istituzione municipale sia punto di riferimento per la crescita e la
valorizzazione dei tanti talenti.
E’ necessario riscoprire l’anima
e le potenzialità di questa Città, promuovere una fase di maggiore coesione
sociale per realizzare il progetto politico di governo della Città,
democratico, avanzato e credibile.
E’ importante, a questo scopo
esaltare il ruolo del Consiglio Comunale, delle Commissioni permanenti, della
Conferenza dei Capigruppo e rendere funzionanti tutti gli strumenti di
partecipazione previsti dallo Statuto; sperimentare metodi originali ed
innovativi quali il bilancio partecipato, spesso declamati ma mai concretamente
realizzati; ridare anima e funzioni alle Circoscrizioni, superando l’attuale
organizzazione burocratica, se necessario ridisegnandole, salvaguardando le
identità e la rappresentanza delle frazioni nonché l’omogeneità dei territori
cittadini, potenziandone il ruolo attraverso nuovi compiti ed un rapporto
diretto con il Sindaco; avviare, concretamente, una politica delle regole e dei
Regolamenti nonché di revisione ed adeguamento delle norme statutarie;
utilizzare gli strumenti della comunicazione sociale per informare
costantemente i cittadini sull’azione amministrativa; esaltare le funzioni di
controllo democratico degli indirizzi politici e della gestione amministrativa.
A tal proposito, prosegue il
Sindaco, penso che sia indifferibile la elezione del Difensore
Civico e al funzionamento della Commissione Consiliare di Garanzia la cui
presidenza è assegnata, per legge, alla minoranza.
Soprattutto Cosenza ha bisogno di
ritrovare un clima in cui la politica sia vissuta come “ amicizia civica “ , collaborazione per il bene comune che è il bene di tutti
e di ciascuno
La concertazione sarà il motore
del nostro metodo politico.
In questo contesto dobbiamo dare
corso alle nuove politiche urbane di area vasta, sapendo che le sfide dei tempi
moderni impongono strategie collaborative, coraggiose e nuove. Dovremo
affrontare la revisione del PRG, rilanciare programmi complessi come il
Programma di Sviluppo Urbano, il Piano Strategico, il Piano Urbano della
Mobilità, il IT/16 comuni, il Contratto di quartiere
di San Vito e quello di Santa Lucia. A proposito di
quest’ultimo – ha aggiunto Perugini – non tollereremo maldestri interventi che
intendono frenare l’azione amministrativa sul territorio”.
Trattando l’argomento relativo al
bilancio dell’ente, il Sindaco dice: “ci sono delle
difficoltà, ma non vorrei che fossero eccessivamente enfatizzate. Di certo
dovremo lavorare con maggior senso di responsabilità.
Cosenza deve guardare
necessariamente alla riorganizzazione dei servizi comunali, all’aggiornamento e
valorizzazione del personale e dei dirigenti.
Una grande criticità di questa
città – continua il Sindaco - è costituita dal lavoro e dalla
occupazione. Riguardo alle cooperative sociali ribadiamo la nostra
linea: non un posto di lavoro in meno, ma pretendiamo che tutti facciano il
lavoro per il quale sono pagati. Pubblicamente dico che non credo che ciò
accada. Le lacune nella pulizia della città, nonostante la presenza di 500
unità, ci dicono che in questo senso qualcosa in più deve essere fatta.
Una emergenza
è anche Viale Mancini. È certo che le responsabilità debbono essere ricercate
in altre sedi. Noi stiamo lavorando per ottenere la rimozione dei provvedimenti
di chiusura garantendo al tempo stesso l’incolumità e la sicurezza delle
persone.
Sulle politiche sociali:
aspettiamo il trasferimento delle funzioni. In campagna elettorale – dice il
Sindaco - ho avuto modo di visitare Via Reggio Calabria, dove si vive in totale
promiscuità di uomini e animali. Credo sia nostro dovere
civile aprire una discussione e mettere in campo azioni che elimino queste
fasce di emarginazione sociale”.
Riguardo poi alle opere
urbanistiche, il Sindaco ha ricordato i percorsi già avviati ai quali si darà
corso in piena continuità amministrativa, dal ponte di Calatrava
alla metropolitana leggera, dal teatro Morelli al Planetario.
“Il nuovo quartiere fieristico,
le due tangenziali est-ovest, - ha detto – non sono solo opere destinate a
migliorare il sistema dei trasporti e quindi il traffico, ma anche a rilanciare
una idea di città che si candida ad essere
protagonista delle nuove linee di sviluppo.
Sono nate polemiche dalla
dichiarazione di voler fare un nuovo ospedale. – ha poi commentato - Sono stato
accusato di voler affossare la struttura attuale ma non ho mai detto di voler
cancellare l’esistente. Credo che Cosenza, che è sempre stata trascurata sul
piano delle risorse, possa chiedere la realizzazione di una struttura moderna e
rispondente non solo alle esigenze comunali ma a quelle di un’area più vasta.
Il progetto
politico-amministrativo presentato al giudizio dei Cosentini, ed ora al
Consiglio Comunale, - ha concluso Salvatore Perugini - è finalizzato a
rivitalizzare il tessuto democratico della nostra Città per favorire,
attraverso il metodo del confronto, del dialogo e del rispetto, la crescita di
una classe dirigente in grado di guidare i processi di trasformazione ed
avanzamento della società. Ci attrezzeremo per essere pronti e preparati a recepire il processo,
concretamente avviato dalla nuova Giunta Regionale, di trasferimento di
funzioni che si dovrebbe completare entro il 31.12.2006.
Senza dimenticare che oggi
abbiamo anche un altro importantissimo strumento: la presidenza regionale
dell’ANCI, che consentirà, la prima volta partendo da Cosenza, di incidere
positivamente nell’attività di programmazione dei Fondi Europei, POR Calabria,
per il sessennio 2007/2013 sviluppando il protagonismo degli Enti Locali, anche
sul piano dell’iniziativa politica.
Grazie ai
Sindaci calabresi che, unanimemente, hanno voluto eleggermi, onorandomi ed
onerandomi di una così grande responsabilità”.
Al termine della relazione del
Sindaco, il Presidente Sammarco procede ad una breve
sospensione e poi riprende i lavori comunicando l’appartenenza del Consigliere
Sergio Bartoletti al Gruppo Misto.
Inizia il dibattito. Si iscrivono
a parlare 25 consiglieri.
Il primo a prendere la parola è
il Capogruppo de La Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno.
Saverio Greco - Grande Alleanza
con la Rosa nel Pugno
“Nel fare i complimenti al
Sindaco per la elezione alla presidenza dell’ANCI –
dice il Consigliere Greco – mi piace evidenziare che in Italia non c’è altra
città rappresentata sia alla presidenza dell’Anci che
alla presidenza dei consigli comunali regionali”.
Greco critica
il metodo usato per redigere linee programmatiche, “che ricalca il programma
elettorale. Si cerca di portare la minoranza a
criticare il programma votato dagli elettori, ma noi non vogliamo farlo e
preferiamo entrare nel merito della discussione “smarcandoci da questo sottile
tranello politico.
Le proposte contenute in queste
linee programmatiche sono eccessive e rappresentano l’impostazione neocentrista
di questa amministrazione. Una impostazione le cui
prime vittime sono proprio gli elettori, ai quali si propone ciò in cui non si
crede.
Il nostro
giudizio – conclude Saverio Greco – è che si tratti di un documento lacunoso
che va bene come proposta elettorale ma non sul piano amministrativo e
strategico”.
Franco Napoli – Pdm
Pone l’attenzione sulla volontà
del sindaco di avviare una politica di maggiore coinvolgimento del Consiglio e
dei Consiglieri.
“Abbiamo il
dovere di restituire alla città la voglia di discutere di politica, di entrare
in rapporto dialettico con l’istituzione per garantire quella partecipazione
che il sindaco ha inserito nel suo programma. Una idea:
uscire dal palazzo e fare giunta in luoghi dove questo può essere utile. Mi
aspetto un rapporto dialettico ma propositivo con la minoranza e propongo di
spingere in due direzioni: sviluppo e innovazione. Cosenza deve crescere armonicamente.
I tantissimi diplomati senza occupazione possono dare un grande contributo allo
sviluppo.
Mille impiegati sono un esercito
che va razionalizzato e fornito di strumenti. 500 operai delle cooperative sono
un esercito che ha bisogno di essere coordinato per assicurare pulizia alla
città.
La
collaborazione con i partner privati per realizzazione di grandi progetti è un
obiettivo di importanza capitale”.
Massimo Bozzo – Udc
Inizia facendo auguri al Sindaco
per l’incarico Anci. Poi comincia i riferimenti ai
problemi lasciati in eredità dalla precedente amministrazione.
“Cosenza non ha
più Via Roma, non ha più Corso d’Italia. Si è preferito accontentare
qualcuno che ci ha regalato delle statue, ma credo sia
giunto il momento di ristabilire delle regole. Eliminiamo quell’indecoroso orto
degli ulivi che è diventata Piazza Fera. Bisogna spiegare cosa è successo in
Viale Parco, e come mai, dopo aver cercato monumenti in tutto il mondo perdiamo
quelli che abbiamo come quello di Baccelli.
Le trasformazioni nella viabilità
e nella toponomastica possono essere definite solo schizofreniche.
Parlando, poi, delle frazioni e
visto che si parla di spostare le casermette, perché non si pensa a spostare la
caserma a Donnici? Sarebbe meglio
di ciò che è avvenuto in passato con la discarica e il canile sanitario”.
Carlo Salatino – La Margherita
Le linee programmatiche ricalcano
fedelmente programma con il quale Sindaco e coalizione si sono presentati al
vaglio dell’elettorato cosentino. Per me, a differenza della valutazione di
Greco, è motivo di grande soddisfazione il fatto che questo programma sia stato
approvato dai cosentini al primo turno. Questa è occasione per riflettere su
quei temi, ma privo delle pressioni della campagna elettorale.
A Cosenza, già da qualche anno,
si è chiuso un ciclo. Sarebbe antistorico cercare di riproporre quello che era.
Anche a Cosenza, quindi, si è scelta la strada della compartecipazione, del
coinvolgimento che è in primo piano nel programma del sindaco.
Qualcuno ha valutato questo come
ritorno della partitocrazia, in senso negativo.
Nello specifico – conclude
Salatino – dico che sull’approvazione si decine di PAU e del progetto Piazza
Fera l’Amministrazione deve intervenire perché il Commissario straordinario si
è assunto l’onere di decisioni che non possono che essere oggetto della guida
politica della città. È giusto che si apra dibattito serrato
per decidere cosa fare”.
Fabrizio Falvo – An
Parla anche a
nome del gruppo misto per delega del consigliere Bartoletti
“Rappresenteremo una delle
opposizioni, pacata ma determinata, riformista e non distruttiva”. Sulle linee programmatiche: “Non vorremmo che anziché di linea
programmatica si sia trattato di un annuncio di intenti. Avremmo dovuto
parlare dei modi, dei tempi e delle risorse da impiegare per la realizzazione
del programma. Di tutto ciò non c’è traccia nel programma votato dai cittadini.
Non ci convince idea di sviluppo
della città nella zona delle casermette. Diventa così una pura enunciazione
quella di dire che ripristineremo lo sviluppo delle frazioni oppure del centro
storico dove la criminalità sembra voler tornare a tempi precedenti.
L’attuale maggioranza condanna la
cementificazione della città, ma chi lo fa è tra coloro che anche ieri
governavano questa città.
In ogni caso questa maggioranza
oggi non ha più alibi. – conclude Falvo – nonostante la spaccatura all’interno
si deve prendere atto che oggi in Italia il centro sinistra governa
praticamente tutto.
vete tutte le carte per attuare sviluppo della città.
Se fallirete sarà solo ed esclusivamente colpa vostra”.
Domenico Frammartino
– Grande Alleanca con la Rosa nel Pugno
“Le indicazioni
del sindaco, per quanto apprezzabili, rappresentano la cornice ma non il
contenuto del quadro, limitandosi al programma presentato agli elettori.
Da più di qualche anno città ha
subito una involuzione in più settori. Anche per
questo non si può non dare la giusta attenzione alle vicende che hanno portato
allo scioglimento del Consiglio e al commissariamento.
Si ricorderà i continui cambi di
casacche, le richieste di nomine solo in cambio del voto, mentre la città
percepiva i giochi di potere che c’erano nel consiglio precedente. I
socialisti, invece, hanno fatto una scelta e in virtù di questa hanno sentito
il dovere-diritto di esprimere la candidatura del sindaco della città.
Considerando, tra l’altro, le presidenze Ds e Margherita alla Provincia e alla
Regione. Era auspicabile che la coalizione mantenesse un diverso atteggiamento
politico, ma così non è stato. Ci ha seguito Rifondazione, che ha ritenuto
legittime le nostre motivazioni.
Situazione attuale, dunque, è
anomala sul piano politico con una divisione tutta interna al centro sinistra,
che diventa assurda per l’assenza della
Ma nessuno crede a volontà di
esclusione. Il Senatore forzista di Cosenza farebbe bene a chiedersi come mai
il consenso elettorale del suo partito a Cosenza si sia disciolto come neve al
sole.
videntemente si sono realizzati i suoi interessi ed è
stato ottenuto il risultato elettorale voluto.
Esprimo sentita solidarietà a
Segretario Generale della città, Dirigente Basta e ai vigili urbani che, come
sempre, hanno espresso spirito di servizio. A loro dico che il tempo sarà
galantuomo. Chiedo al sindaco di discutere di questo
argomento in una prossima seduta del Consiglio Comunale”.
Frammartino
conclude proponendo al Consiglio di lasciare i compensi ridotti dal Commissario
La Rosa, almeno per i prossimi mesi, e destinarli in favore del Centro Storico
“che rischia di non poter contare questa estate su nessuna manifestazione degna
di attenzione”.
Maria Lucente – Ds
Esprime valutazione positiva
delle linee programmatiche esposte dal Sindaco, soprattutto nella parte
relativa alla valorizzazione della condivisione e della partecipazione.
“Questa è la
vera anima delle dichiarazioni programmatiche. Se riusciremo a
realizzare il programma dipenderà non solo dalla convergenza sui contenuti ma
anche sulla riscoperta del gusto di fare politica.
Metodo e coinvolgimento sono la
novità. Ma l’aver definito questa come una amministrazione
centrista mi ha fatto sobbalzare, soprattutto in vista dello sforzo che viene compiuto
a livello nazionale per cercare di realizzare il partito unico.
Il contenimento della spesa ci
deve vedere tutti impegnati. Contribuendo a ciò, i consiglieri comunali possono
dare un esempio di sobrietà. La riduzione delle indennità è
una goccia, non è molto, ma può essere un messaggio”.
I lavori vengono temporaneamente
sospesi e riprendono alle ore 16,00 con l’intervento del Consigliere Sergio
Nucci della Grande alleanza con la Rosa nel Pugno
Sergio Nucci -
Grande alleanza con la Rosa nel Pugno
“Riprendo la
parola in consiglio dopo 16 anni. Il mio partito di allora non c’è più, perciò
oggi mi considero un apolide nel panorama politico nazionale. E ringrazio una lista che mi ha concesso la possibilità di
partecipare di nuovo alla competizione politica”.
Prendendo poi in considerazione l’oggetto della discussione, Nucci
dice: “Ritengo delusa la grande attesa che si era creata per queste linee
programmatiche. Probabilmente perché non
vengono indicate le modalità con le quali realizzare
ciò che proponete.
Non c’è traccia
del difensore civico nel programma, ma il Sindaco ha cercato di correre ai
ripari nel suo intervento. Mi auguro che sia stata una svista dettata da
motivazioni non politiche.
Viale parco, al di
là di faraoniche dichiarazioni sulla viabilità, non trovo alcun riferimento su
come volete completare questa arteria e come volete raccordarla con il viale
parco di Rende. Riguardo ai quartieri vado controcorrente – dice Nucci - e
parlo del centro cittadino. Via Frugiuele è ormai invivibile. Ma anche altre aree limitrofe”.
Nucci conclude
parlando del credito. “Forse è il caso di avviare la costituzione di una banca
etica, così come quelle che c’erano una volta che ora non ci sono più”.
Francesca Bozzo – La Margherita
“Il Comune deve
tornare ad essere effettivamente la casa di tutti, dove ogni cittadino possa
trovare una risposta ai propri problemi. Lo spirito di servizio deve
essere quindi punto di riferimento fisso dell’amministrazione comunale.
Come rappresentante di Donnici riporta problemi che si vivono quasi con
rassegnazione. I cittadini sperano che questa amministrazione
dedichi quella attenzione che in passato non hanno mai avuto, mentre quei
territori fanno parte dell’area urbana con la stessa dignità del territorio
centrale”.
Rispondendo al consigliere Bozzo
dice: “non c’è bisogno di una caserma a Donnici; diverso è il centro di protezione civile e
potrebbe essere ancora meglio avvicinare l’Università della Calabria”.
Francesco Gaudio – Rifondazione
Comunista
Lamenta la mancata attenzione ad
una manifestazione di protesta piccola ma significativa svoltasi in mattinata in piazza dei Bruzi.
“Aderisco alla
proposta del gruppo della Rosa nel Pugno per devolvere emolumenti e indennità
per consiglieri, assessori sindaco e presidente.
Oggi non parliamo delle linee
programmatiche, ma del programma e non è nostra competenza ritornare su questo.
Non abbiamo letto né sentito niente su modalità, risorse, tempi della
realizzazione del programma.
I consiglieri di maggioranza,
dunque, sono chiamati ad un atto di fede. Altro che esaltare il ruolo del
consiglio, oggi mi sento depresso.
Il voto sul programma, dunque,
sta diventando una sorta di voto di fiducia nei confronti della Giunta
comunale.
Su alcuni argomenti, comunque, siamo
più d’accordo noi di quanto possano esserlo settori della stessa maggioranza.
Prendiamo il caso del reddito minimo garantito, ad esempio.
Le pagine sulla politica sociale
sono molto belle, sembra quasi di vedere l’ombra del vecchio assessore alle
politiche sociali.
Credo che il sindaco dovrà
mediare molto tra la diversa sensibilità della sua maggioranza. Rifondazione comunista – conclude Gaudio - non avrà difficoltà a
dirsi d’accordo quando questo accadrà”.
Salvatore Dionesalvi
– La Margherita
“Il dato
elettorale ha esaltato la vittoria del centro sinistra a Cosenza. Non
c’è deriva centrista a destra. Ma vedo anche una anomalia
tutta cittadina, ovvero La Rosa nel Pugno. Un pezzo importante della storia
politica cittadina sta, per sua scelta, in minoranza pur avendo perduto le
elezioni del 2006.
È una collocazione anomala che va
affrontata per gradi, mediante la ricerca di una soluzione strutturale del
problema, da fare insieme agli altri componenti nella prospettiva di un ampio
partito democratico, per come ha fatto segretario cittadino La Margherita
evitando furbizie e fughe in avanti.
Il Centro
destra invece si lecca le ferite e la corazzata Forza Italia si scioglie
come neve al sole. E non credo che la carta bollata potrà far
recuperare una sconfitta cocente e politicamente inappellabile”.
Dionesalvi
mette in evidenza le tante presenze, a livello istituzionale, di persone che
sono medici o funzionari del sistema sanitario o commissioni di invalidità. Credo che un codice etico sia un elemento ulteriore di garanzia
della libertà del voto”.
Vittorio Cavalcanti – La Grande
Alleanza con la Rosa nel Pugno
“Oggi avremmo dovuto discutere
degli impegni concreti che l’Amministrazione avrebbe dovuto assumere nella iniziativa di governo e invece stiamo parlando del
programma elettorale del Sindaco. Ma le linee programmatiche costituiscono il
punto di snodo tra il programma e la sua traduzione nella azione
amministrativa.
Quello che emerge dal programma è
l’assenza di un modello di città. Sembra solo un elenco delle cose da fare, ma
non traccia percorsi politici.
Si rileva assenza di
sistematicità anche nel settore mobilità, dove tutto sembra risolversi con un
concetto: fare più strade.
È una idea
che appare abbastanza antiquata considerando tutti i soggetti e tutte le
esigenze che vi confluiscono. È totalmente assente nel programma il servizio di
trasporto pubblico, tranne che la solita metropolitana leggera.
Non vediamo nulla in termini di
concretezza e realizzabilità.
Sul piano politico avremmo voluto
portare nostre idee in una forza autenticamente riformista e non abbiamo voluto
accettare la logica della sopraffazione di una parte assai rilevante del centro
sinistra. Siamo consapevoli della anomalia ma siamo
convinti che sia figlia di un progetto sbagliato nei progetti neocentristi che
evocano il ritorno della grande balena”.
Maria Francesca Corigliano La
Margherita
“Le linee
programmatiche illustrate dal Sindaco sono state già ampiamente votate dalla
maggioranza dei cittadini. Non sono d’accordo che non siano state
illustrate, credo invece che non sia stato colto l’elemento di maggior pregio:
cioè che si tratta di un progetto di grande respiro, da costruire con metodo
della concertazione.
Attraverso partecipazione e
condivisione, linee portanti di queste dichiarazioni programmatiche, si possono
coinvolgere i cittadini. Ed è giusto che sia così.
Sono linee programmatiche
complete, che propongono soluzioni, che danno una idea
di quello che sarà il governo di questa città a cui faccio gli auguri.
Ritengo coraggioso il Sindaco
Perugini quando parla di formare o riorganizzare la burocrazia e per aver
voluto dedicare assessorato alla formazione e al lavoro. Non
è materia di stretta pertinenza comunale, ma c’è tanta gente a Cosenza che
merita di essere accompagnata sul processo di formazione verso la ricerca di un
lavoro”.
Francesco Incarnato – La Grande
Alleanza con la Rosa nel Pugno
“Non nutro
molte speranze perché le sorti di questa città si possano risollevare.
Lo scenario politico istituzionale non è cambiato rispetto a quello precedente.
Una gestione che tutti avevamo liquidato.
L’inevitabile commissariamento
non è bastato a svegliare le vostre coscienze. Perché le nostre, per quanto
siano state avversate, non sono mai state in silenzio.
Da questo gruppo verrà un monito
continuo per come noi avremmo amministrato questa città.
Le linee programmatiche da lei
esposte sono state messe sulla carta da una parte del centro sinistra che,
quindi, manca delle indicazioni di quest’altra parte del centro sinistra.
Delle arterie di viabilità si
parla da anni. Della stazione ferroviaria di vaglio lise,
invece, dovremmo parlare parecchio, soprattutto del suo traffico merci. Il
sindaco, invece, vi si è soffermato solo per poter utilizzare l’area dismessa
come scalo merci per parcheggio degli autobus della nuova autostazione. Le
consiglio di non pensare a quell’area in maniera definitiva. Io
spero che possa tornare ad essere utilizzata per la funzione che le era stata
data”.
Andrea Falbo – PSDI
“Il metodo del confronto, della
concertazione e della condivisione delle idee e dei programmi hanno già avuto
una concreta applicazione con l’azione del Sindaco che ci ha coinvolto sia
nella formazione di questo programma e sia nella individuazione
degli uomini.
Cercheremo di essere
vigili sulla concreta attuazione del programma affinché non si verifichino
discrasie tra l’indirizzo e la concreta realizzazione”.
Il Consigliere Falbo conclude
richiamandosi al suo quartiere di provenienza, Le Cannuzze.
“Credo che le difficoltà che si vivono nel mio quartiere abbiano inciso molto
sulla decisione di impegnarmi in politica”.
Carmine Vizza – La Grande
alleanza con la Rosa nel Pugno
Inizia il suo intervento
replicando al Consigliere Dionesalvi: “il numero elevato di consensi è un riconoscimento al mio
lavoro quotidiano, è fiducia dei cittadini nella mia persona. Molti altri
medici, candidandosi, non hanno avuto questi consensi. Ma anche l’intervento
delle associazioni, evidentemente, si è concretizzato elettoralmente, così come
è avvenuto in ogni campo, anche quello cattolico, senza suscitare lo scandalo
di nessuno.
La valutazione complessiva sulle
linee programmatiche, dice poi Vizza - fa emergere una mancanza di completezza.
Alcuni capitoli sono assenti, altri, come il traffico, sono solo trattati
superficialmente.
L’atteggiamento del sindaco
sembra prudenziale nella malcelata speranza di recepire risorse che rendano
meno difficile l’attuale situazione finanziaria. Una situazione ben diversa da
quella della campagna elettorale.
In sanità, c’è bisogno di
rilanciare ruolo della conferenza dei sindaci.
Personalmente, poi, ribadisco la netta opposizione all’idea di costruire
un nuovo ospedale, ritenendolo non utile alla soluzione dei problemi sanitari
attuali. È necessario, invece, riorganizzare e migliorare strutture e
professionalità dell’ospedale esistente.
Un capitolo non trattato è quello
dello sport, mentre è necessario avviare campagne di avviamento ed educazione
allo sport. Chiedo, infine, quali sono i programmi dell’Amministrazione
riguardo alla società calcistica del Cosenza.
Marco Ambrogio – Ds
Ringrazia il partito per aver
creduto in lui e gli elettori cosentini per la fiducia espressagli col voto.
Esprime auguri e congratulazioni al Sindaco per recente incarico conferitogli
alla guida dell’Anci regionale.
“Questa città deve cambiare
pagina e unirsi alla rivoluzione che parte a livello nazionale, regionale e
provinciale”.
Riguardo alle linee programmatiche, si sofferma sulla situazione delle
circoscrizioni. L’intervento del Commissario straordinario ha
di fatto acuito le difficoltà di molti cittadini di Cosenza. Nella
doverosa riorganizzazione sarà importante salvaguardare le diverse zone della
città soprattutto le frazioni a sud che non hanno più le garanzie che avevano
ormai da 30 anni.
Giuseppe Spadafora
– Italia dei Valori
“Le idee espresse dal sindaco,
alla base del futuro impegno amministrativo, sono già state sposate dalla
coalizione attraverso il programma elettorale che i cittadini hanno approvato
con largo consenso. Linee hanno duplice valenza democratica, non rappresentano
altro che la proiezione del programma”.
Auspica un nuovo spirito
collaborativo, allargato a tutta la maggioranza. “Occorre
cambio di mentalità. È indispensabile che il potenziale della città
trovi adeguato riferimento amministrativa in una nuova guida, un modello
amministrativo che si ispiri a modelli di serietà, concretezza. Eventuali
critiche che esprimeremo nell’arco della azione di
governo saranno uno stimolo per raggiungere le mete prefissate”.
Francesco Rovito
– Verdi
“Come
sottolinea il sindaco dobbiamo cercare di allargare la partecipazione a tutti i
livelli. Perché i cittadini, ormai, vedono il politico di turno solo
come colui che persegue interessi personali.
La città ha bisogno di
soffermarsi sul problema ambientale, soprattutto per quel che riguarda i
rifiuti. Bisognerebbe partire dal sistema delle merci producendo oggetti
riparabili e riutilizzabili, per questo dovremmo prevedere incentivi fiscali
per gli artigiani riparatori, che garantiscono una vita degli oggetti molto più
lunga di quella attuale. Consentendo risparmi di energia e soprattutto evitando
inquinamento.
Si deve passare da un modello usa
e getta a un modello usa e riusa. Altrimenti il costo dei
rifiuti è destinato ad aumentare ogni anno, e noi del Comune di Cosenza ne
sappiamo qualcosa visto che paghiamo quasi un milione di euro per trasportare i
nostri rifiuti a Crotone”.
Pietro Filippo – Udeur
Non condivide critiche ascoltate
dai consiglieri di minoranza.
“Ho sentito
tante discussioni, la verità è che i partiti non sono più grado di rispondere
ai bisogni della gente, ecco da dove deriva la crescente disaffezione e il
distacco dalla politica.
Dalle parole ai fatti, questa è
la formula giusta per una politica realmente partecipata come viene espresso
nelle linee programmatiche del Sindaco. Questo vuol dire inversione di
tendenza, discontinuità vera.
La vera novità del programma del
sindaco è proprio questa. Bisogna intervenire con forza,
mettere da parte interessi forti e arroganza”.
Michelangelo Spataro
– Capogruppo Udeur
Ho vissuto da dipendente di
questo ente negli ultimi 25 anni. Preferisco ripartire dal 28 luglio di
quest’anno dibattendo le linee programmatiche esposte in maniera chiara dal
Sindaco.
Il gruppo Udeur è qui per
manifestare pieno sostegno al programma del candidato Perugini, al cui fianco
l’Udeur ha riscosso largo consenso.
Discutere oggi le sue linee
programmatiche, con largo anticipo rispetto ai tempi previsti, significa che
non ci sono tentennamenti nella coalizione che sostiene il sindaco e la sua
giunta.
Su alcuni temi specifici il
partito che rappresento sarà vigile per la concreta realizzazione.
Per quanto riguarda il personale
bisogna migliorare la qualità dei luoghi di lavoro; che la valutazione sia
realmente fondata sulle qualità e non sulle vicinanze politiche del momento.
Anche i dirigenti meritano maggiore valorizzazione. Lasciamoli
lavorare serenamente, evitando le pressioni della politica e liberandoli dalla
presenza di consulenti che a volte si frappongono tra i dirigenti e gli
assessori con nocumento per il risultato finale”.
Cataldo Savastano
– Federazione Socialisti Calabria
Esprime qualche utile
considerazione in merito alle linee programmatiche. “Il
sindaco in premessa evidenzia come alla base del suo operare porrà forte
attenzione all’ascolto, al dialogo e alla partecipazione democratica.
I 39 candidati della lista
Federazione Socialista Calabria non vogliono che caste autoreferenziali della
politica si rafforzino e prosperino.
Abbiamo ottenuto circa il 3,5%
rappresentando il valore aggiunto per la vittoria della coalizione al primo turno.
Risultato sul quale nessun partito della coalizione avrebbe scommesso.
Pensiamo che forse questo dato
elettorale imprevisto abbia complicato i rapporti tra noi e le altre forze
politiche di maggioranza. La conclusione logica è che l’avvio di questa consiliatura
non ha trovato concreta applicazione tra il dire e il fare, non l’ha trovata
nella presenza in giunta.
È troppo comodo riconoscere
radicamento dei socialisti in Calabria e poi assumere posizioni che mal si
conciliano con dichiarazioni di principio.
Tuttavia, la nostra scelta va in
linea con scelte elettorale”.
Vincenzo Adamo – La Grande
Alleanza con la Rosa nel Pugno
Definisce clima dei lavori in
consiglio di “amicizia civica” usando le parole del Sindaco. “Respiriamo un
clima che assegna al nostro gruppo il compito di incalzare una maggioranza che ha le
ricchezze di una partecipazione ampia, ma anche la fragilità di posizioni non
sempre convergenti, come dimostrano le parole del consigliere Savastano.
Stiamo dando un contributo con
interrogazioni ai quali nessuno però ha risposto.
Speriamo che questo non sia un andazzo per il prosieguo della consiliatura.
La città ci ha dato il ruolo di
primo partito di Cosenza. Abbiamo confermato le nostre valutazioni iniziali
quando abbiamo deciso di candidarci alla guida. Tentare di sradicare questa
idea nella città di Cosenza è fallito. I socialisti sono il primo partito in
questa città.
Il primo atto di questa
consiliatura, invece, è fallito. Non c’è entusiasmo. Non ci sono cittadini a
seguire l’esposizione di queste linee programmatiche. Non c’è neanche
curiosità.
Siamo preoccupati. Perché abbiamo
il terrore di rivivere l’esperienza degli ultimi anni in cui il consiglio
comunale era una dependence del governo regionale.
Sono sicuro che questo non accadrà, ma i primi segnali sono di discontinuità
nei ragionamenti del sindaco ma, nella sostanza si va verso una netta
continuità.
Damiano Covelli
– Ds
Esprime apprezzamento per la
relazione introduttiva del Sindaco. “Apprezzamento non
formale, non dovuto e neanche detto per la circostanza. L’approccio del
metodo, pacatezza delle riflessioni, partecipazione e coinvolgimento della intera maggioranza consiliare, rappresenta sicuramente
una novità tutta politica di questo Consiglio comunale.
Apprezzo alcuni toni usati oggi,
ma la campagna elettorale è stata condotta non dalla nostra parte politica con attacchi forti, invettive anche sul piano personale. Una impostazione che non è stata premiata.
Noi abbiamo parlato di normalità,
che non è mediocrità degli obiettivi da raggiungere, ma raggiungimento di un
livello di civiltà politica, di una serietà istituzionale che metta alle spalle
tutto un linguaggio che ha creato tanta negatività.
Non era scontato che questa
maggioranza di centrosinistra vincesse al primo turno. È stata una vittoria che
ci consegna una grande responsabilità, perché i cittadini di Cosenza ci
chiederanno conto al termine della consiliatura. Sottolineo
che 25 interventi sono un bel segnale di partecipazione da parte del consiglio
comunale”.
Covelli
conclude replicando al segretario dell’Udeur e alla sua dichiarazione di
costruzione di un nuovo centro. “Credo che questi tentativi
siano destinati al fallimento. Perché ha vinto questa
coalizione, tutta del centro sinistra, una coalizione riformista”.
Al termine del dibattito prende
la parola il Sindaco Salvatore Perugini.
“Quando ci sono
tanti interventi, naturalmente con diversità di posizioni, ritengo sia un
grande segnale che dobbiamo valorizzare.
Non solo sono orgoglioso di
essere sindaco di questa città, ma consapevole di un
dovere civico istituzionale, cioè quello di essere Sindaco di tutti i
cittadini.
Rivolgo un ringraziamento ai
consiglieri delle minoranze. Ho colto due dati importanti
sul piano politico e su quello del metodo dei comportamenti politici: colgo un
clima sereno cui faceva riferimento consigliere Vizza e sottolineato dal
consigliere Adamo riguardo al tema della amicizia civica.
Colgo ed apprezzo la
sottolineatura di chi, giustamente, rivendica un ruolo e dichiara che quel
ruolo svolgerà.
Se questo è l’avvio, quando ci
saranno differenze, polemiche, diversità di progetti, in questo clima
suoneranno, almeno alle mie orecchie, come momenti di grande arricchimento al
dibattito della nostra città contro l’arretramento degli ultimi tempi.
Un po’ più attenti dovremmo
essere sulle rappresentazioni degli scenari. Io colgo una grande attesa intorno
a questa Amministrazione e una grande voglia di partecipare. Ma se non la
riempiamo di contenuti avremo fallito.
Non trovo di grande contenuto,
invece, la distinzione fra il programma e le linee programmatiche. L’ho trovata
oziosa, un sofisma.
Ciò che dobbiamo fare in questi
anni è ciò che è stato depositato al momento della presentazione delle
candidature e che ha trovato l’approvazione degli elettori. Tra l’altro la
legge prevede, in questo frangente, la possibilità per i consiglieri di
presentare emendamenti. Nessuno ha inteso farlo”.
Il Sindaco, poi, ha ripreso
alcuni punti specifici trattati nel corso degli interventi:
“Casermette:
c’è l’idea di spingere verso l’area urbana, che è stata creata dai cittadini.
Che poi l’area ubana debba guardare a nord e a sud è
un tema comune ma di altra natura. Avendo la possibilità di utilizzare quel
sito perché non prevedere lì il cuore centrale di questa Area vasta intorno a
Cosenza?
Ospedale: credo che possa essere
nelle ambizioni di tutti avere una grande struttura ospedaliera in questa città.
Filtra però una critica che non capisco, come se avessi detto che, insieme alla
costruzione del nuovo bisogna procedere ad abbattere il vecchio.
Toponomastica. Per noi è un
problema serio. Ma non so se è utile rivedere cose fatte. Si rischia di aggiungere
errore ad errore.
Riguardo alla manifestazione di
questa mattina in Piazza dei Bruzi, prima del consiglio comunale c’è stato un
incontro. Nessuna sottovalutazione, c’è stato ascolto e attenzione.
Qui non ci sono poteri forti., Vogliamo caratterizzarci per le cose che faremo.
Riguardo allo sport, credo che
Cosenza debba vivere di più e meglio le attività sportive. Si possono creare
grandi momenti di aggregazione attraverso manifestazioni di questo genere e con
una migliore regolamentazione della impiantistica
sportiva anche quella minore.
Cosenza calcio. Ho espresso una
posizione molto chiara: le istituzioni non possono, secondo me, sostenere
economicamente l’iniziativa privata. Il
Sindaco e il Consiglio possono essere sponda istituzionale per creare nuove
sinergie, apporti, entusiasmi. Di certo l’istituzione non può entrare nei
meccanismi imprenditoriali, né stimolare affari legittimi ma pur sempre
transazioni commerciali. È un pensiero che esprimevo anche quando avevo un
ruolo dirigenziale nello sport.
Non pregiudiziali negative
rispetto a progetto di fusione tra le squadre di Cosenza e Rende. Ma il
progetto non possono che portarlo i titolari dello spettacolo sportivo. Quando
ci sarà, se ci sarà, per l’area urbana potrebbe essere un bel segnale. Il
calcio, vista la importanza sociale di questo
fenomeno, costituirà forse passo avanti verso processo più vasto”.
I lavori del consiglio vengono
sospesi per una riunione dei capigruppo. Il Sindaco ne approfitta per
raggiungere una riunione indetta dai tifosi del
Cosenza al Cinema Italia.
Si riprende alle ore 22,00 con le
dichiarazioni di voto sulle linee programmatiche del Sindaco Salvatore
Perugini.
Esprimono parere favorevole i
gruppi: Italia dei Valori, Federazione Socialista Calabria, Psdi,
Verdi, Pdm, Udeur, La Margherita e Ds.
Sono contrari: Rifondazione
Comunista, An, Udc, la Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno.
Nessun astenuto.
L’on. Giacomo Mancini, la Grande
Alleanza con la Rosa nel Pugno, che conclude gli interventi, dice: “ci aspettavamo di più. Al di là di come lo si voglia definire l’ordine del giorno il nostro sentimento è
di profonda delusione. Apprezzo l’invito del Sindaco a svelenire i toni della
vita politica cittadina. Sono richiami giusti, apprezzabili, che spero possano essere ascoltati anche da quei consiglieri che
sulle pagine dei giornali continuano ad usare toni poco concilianti.
I tempi della politica sono
sempre più brevi, pertanto chi governa ha l’obbligo di spiegare ai cittadini i
punti di ciò che intende fare. Sindaco è stato evasivo, reticente, elusivo. Non
c’è un punto rispetto al quale i cosentini possano avere contezza del suo
impegno e della sua amministrazione. Cosa significa riformare un Prg? Tutto e niente.
Mi si consenta
di augurare alla città che questo non sia l’inizio della fine”.
Il Presidente Sammarco
dispone la votazione per appello nominale.
Favorevoli: 26
Contrari: 13
I lavori del Consiglio si
concludono con la votazione di un odg de La Grande
Alleanza con la Rosa nel Pugno, riguardante la devoluzione per un periodo
determinato degli emolumenti di Consiglieri, Assessori, Sindaco e Presidente
del Consiglio, in favore del Centro Storico.
Il Consigliere Greco propone al
Consiglio di discutere immediatamente dell’argomento, ma l’aula boccia l’odg. Se ne parlerà alla prossima seduta del Consiglio
convocata per le ore 9,00 di lunedì prossimo.