29 MARZO 2007

 

Documento unitario in Consiglio sulla stabilizzazione del precariato

 

Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità, con i voti della maggioranza e delle minoranze dei gruppi Ga-Rnp, Rifondazione comunista e Udc, un documento che impegna l’Amministrazione ad “avviare in futuro i percorsi di stabilizzazione che si renderanno possibili dando atto all’Amministrazione di aver fin qui bene operato.”

 

IL DIATTITO E IL DOCUMENTO

Alla ripresa dei lavori, nel pomeriggio, si affronta il punto sul precariato e sulla richiesta di dodici collaboratori che hanno lavorato con le Amministrazioni precedenti di essere stabilizzati secondo quanto previsto dalla Finanziaria.

 

Francesco Gaudio illustra l’ordine del giorno presentato dai Gruppoi di Rifondazione Comunista e di Ga-Rnp sulla “stabilizzazione di lavoratori utilizzati attraverso tipologie contrattuali non a tempo indeterminato”.

“Il Governo nazionale mette nelle condizioni di avviare una nuova politica del lavoro, offre un’opportunità, ma il Comune non la coglie” esordisce Gaudio che contesta l’interpretazione negativa data dall’Amministrazione comunale attraverso la dirigente alla richiesta dei lavoratori. Gaudio sostiene che un problema analogo è stato invece risolto dalla Provincia.

“Non è vero che la Finanziaria riguarda lavoratori assunti con forme concorsuali. Tant’è che sono previste prove selettive per chi non le ha mai sostenute. Qual è il vero ostacolo? Non vorrei che fosse per un’opposizione politica. L’Amministrazione ce lo deve dire”.

 

Risponde il Sindaco Salvatore Perugini:

“Immaginavo di dover fare una discussione in Consiglio su una pratica importante su cui dare risposte precise, argomentate, legate alla legge che ci guida. Invece registro un comizio, strumentalità, omissioni, non un dato sulla questione. Non si offre al Consiglio un solo argomento a sostegno di una richiesta ritenuta così importante. Se una pratica è così importante – e questa lo è- mi attenderei di avere suggerimenti, spunti, riferimenti su norme, regolamenti, interpretazioni delucidative. Non ho ascoltato nulla di genere. I cittadini che ci ascoltano potrebbero chiedersi: ma al di là del comizio, come stanno le cose?

Probabilmente non si hanno argomenti tecnici idonei a sostenere l’affermazione di carattere generale.

Ma io ho il dovere di dare risposte, anche se su questo forse doveva darle qualcuno prima di me, forze politiche che per anni hanno mantenuto ingiustamente queste forme di precarietà. Sono state scelte politiche amministrative che non ci appartengono.

Questa Amministrazione ha esercitato un’attività espressamente prevista dalla legge. Se oggi i precari hanno difficoltà a vedersi accolte le istanze è perché qualcuno prima di me ha preferito altre strade, anziché ricorrere al T.U. sugli enti locali.

La dirigente del Personale ha fatto il suo lavoro ed io Le esprimo apprezzamento anche perché ha tempestivamente evaso una pratica sulla quale c’era da approfondire, studiare e rispondere.

La richiesta è stata evasa correttamente. C’è una legge dello Stato che pone una prospettiva di superamento del precariato ma stabilisce le regole, due in particolare. La Finanziaria al comma 558 prevede la possibilità di stabilizzazione dei precari che siano stati assunti a tempo determinato con rapporto di lavoro subordinato per un certo periodo: questo presupposto è assente; il comma 560 si occupa invece dei co.co.co., che non sono subordinati, e prevede non la facoltà di stabilizzazione, bensì l’obbligo per i co.co.co. di avere una riserva di posti pari al 60% nel caso in cui si proceda a nuove assunzioni a tempo determinato.

C’è poco da interpretare, ma tutte le interpretazioni concordano su questi due punti, nello stesso senso poi puntualmente evaso dal Dirigente del Settore che ha osservato la legge.

Il Sindaco sulla questione non ha indirizzi politici. Non ci sono impostazioni politiche su pratiche come queste, ma c’è la necessità di dare risposte per come la normativa impone di dare.

Per quanto riguarda la Provincia, i co.co.co. sono stati assunti a progetto, a tempo determinato per un anno, secondo una selezione e non c’è nessun provvedimento di stabilizzazione. I provvedimenti della Provincia riguardano, inoltre, contratti che non scadono con la decadenza del Presidente.

Lo stato dell’arte dice questo. Le norme dicono questo.

Siamo consapevoli che viviamo una fase in cui a livello governativo si sta elaborando complessivamente il tema del precariato. Speriamo vengano provvedimenti che ci consentano provvedimenti per tutti i 700 precari che abbiamo. Ben vengano anche provvedimenti sul cosiddetto fondo straordinario, che ancora non c’è e che alcuni temono possa essere appannaggio solo delle amministrazioni statali e non anche degli enti locali. Aspettiamo di avere certezze.

Se qualcuno pensa che stiamo prendendo una decisione politica, forse ha in mente un governo lontano, non questo. Questa è la situazione allo stato. Se le cose cambiano le rivaluteremo dal punto di vista normativo, anche se andranno affrontati altri nodi come il patto di stabilità.

Le discriminazioni non fanno parte del nostro dna”.

 

Franco Napoli, Presidente della Commissione Lavoro.

“La Commissione se n’è occupata in tre sedute e ha licenziato all’unanimità dei presenti un invito all’Amministrazione ad approfondire la materia per individuare percorsi di carattere normativo che possano condurre all’inquadramento dei lavoratori a tempo indeterminato.

La Finanziaria 2007 sulla questione ha aperto una breccia per la soluzione di un problema che è tale in tutta Italia.

Non c’è regione d’Italia in cui non si stia discutendo e non ci si stia preparando al decreto che verrà emanato sul precariato. Si stanno organizzando coordinamenti di precari, Comune di Formia ha deliberato un atto di indirizzo per aprire la strada ai precari. L’Anci se ne sta occupando.

Il problema non è tecnico, ma politico.

Devo contestare all’Amministrazione di essere stata un po’ troppo sbrigativa. Sì alle procedure selettive, no ad atteggiamenti pregiudizievoli del diritto al lavoro. Mi aspetto un documento unanime del Consiglio che sia di indirizzo e apra la strada agli ex co.co.co.

 

Sergio Nucci (Ga-Rnp)

“Dietro al problema ci sono dodici famiglie. E’ stato chiesto all’Amministrazione di fare chiarezza sulla questione che, se risolta, susciterà il plauso di tutto il Consiglio. Molto equilibrato e apprezzabile l’intervento pacato del consigliere Napoli.

La Finanziaria cerca di mettere un rimedio ala situazione dei precari e quindi anche dei co.co.co. perché lavoratori precari diversi da questi non ce ne sono tanti. Il comma 417 e seguenti possono essere utili.

Vorrei sapere se è vero che alla Provincia stanno cercando soluzioni. Vorrei sapere se il sindaco ha politicamente intenzione di mettere tutto il suo impegno nel cercare di risolvere il problema di queste persone”.

 

Vincenzo Adamo (Ga-Rnp)

“Non ci meraviglia tanto l’assenza della Giunta, quanto il turbamento mostrato dal Sindaco che accusa Gaudio di fare comizi, ma fa un comizio egli stesso. Io farò un comizio.

Ma dov’era il sindaco in tutti questi anni? Mi pare che facesse il consigliere di maggioranza e votasse le pratiche.

Speravo che il Sindaco avrebbe trovato anche una proposta per aiutare queste famiglie. Invece, come sempre, nulla. Invito il Sindaco a smetterla di dire che le maggioranze del passato hanno fatto porcherie e a dirci piuttosto cosa farebbe per la città se avesse le risorse finanziarie”.

 

Domenico Frammartino (FSC)

“Il mio parere in Commissione è stato di pieno consenso in linea di principio. Ho anche detto che volevo studiarmi le norme, cosa che ho fatto e perciò stasera dico che il Sindaco ha ragione in toto. La Dirigente ha dato una risposta che non poteva non dare.

Ma, detto questo, si può invitare l’Amministrazione ad avviare un processo di stabilizzazione bandendo avvisi pubblici con riserva dei posti per chi ha già avuto rapporti di lavoro con l’ente, come previsto dal comma 560.

Bisogna gestire opportunamente l’attuale fase intermedia”.

 

Vittorio Cavalcanti (Ga-Rnp)

“Se dovessi scegliere tra il comizio di Gaudio e la freddezza del Sindaco, sceglierei senz’altro il calore dell’intervento di Gaudio. Mi ha colpito l’espressione del Sindaco che ha definito questo argomento “pratica”. Ci si aspettava una risposta politica, non tecnica. Verrebbe da dire al Sindaco: “Dì qualcosa di sinistra”.

Degne di considerazione sono tutte le indicazioni giunte dal dibattito e che hanno dato prova di un positivo spirito trasversale su un problema che riguarda la carne viva delle persone”.

 

Dopo una sospensione, il vice presidente Napoli annuncia che si è arrivati ad un documento unitario. “E’ una bella pagina per la città di Cosenza”.

Questo il testo del documento:

“Il Consiglio comunale, all’esito della discussione sul delicato tema del superamento del precariato, esprime apprezzamento per le scelte contenute nella recente Legge Finanziaria con cui il Governo Prodi e l’Unione hanno individuato percorsi normativi per la cosiddetta stabilizzazione

Il Consiglio comunale di Cosenza rileva altresì che permangono incertezze interpretative sulla esatta individuazione dei criteri e del campo di applicazione della richiamata stabilizzazione. Poiché il Consiglio comunale avverte fortemente il disagio dei precari e punta ad una politica di superamento di tale situazione, nella certezza che l’Amministrazione seguirà con la massima attenzione l’evoluzione politico- amministrativa, impegna la stessa, nel rispetto della legge, ad avviare in futuro i percorsi di stabilizzazione che si renderanno possibili dando atto all’Amministrazione di aver fin qui bene operato.”

 

Intervengono:

 

Francesco Gaudio (Rif.Com.): “I comizi qualche volta servono. Sono contento. Siamo soddisfatti: questa discussione è stata voluta dalla minoranza per cogliere il meglio che il Governo nazionale sta dando e per soddisfare i diritti legittimi dei lavoratori.  L’esito unitario di stasera è un buon risultato, che ci soddisfa nell’immediato, perché impegna l’Amministrazione ad attivare senza tentennamenti le procedure necessarie”.

 

Damiano Covelli  (DS): “Non è stato facile raggiungere questo obiettivo. Ha vinto il Consiglio comunale. Hanno vinto i lavoratori, ha vinto la città. A loro va dedicato questo risultato. Mi auguro per il futuro che chi cerca sempre di strumentalizzare le vicende, possa essere isolato e che ulteriori pagine così possano essere scritte in questo Consiglio”.

Il documento viene votato all’unanimità.

Il punto all’odg sul calcio nella città di Cosenza viene ritirato. Roberto Sacco spiega che il problema che era stato rappresentato è ormai superato.