29 SETTEMBRE 2008

Consiglio comunale approva gli equilibri di bilancio ed il riconoscimento dei debiti fuori bilancio

 

Con 21 voti a favore il Consiglio comunale ha approvato ieri sera le deliberazioni relative alle variazioni di bilancio, al riconoscimento dei debiti fuori bilancio ed alla salvaguardia degli equilibri di bilancio.

In apertura di seduta il Presidente Pietro Filippo ha dato lettura del documento con il quale il consigliere Vittorio Cavalcanti ha ufficializzato le sue dimissioni dal Partito Socialista per confluire nel gruppo misto.

Il consigliere dei Ds Antonio Ciacco fa presente che i documenti che attengono ai punti all’ordine del giorno non sono stati depositati e chiede che venga sanata l’omissione.

“Le sentenze esecutive - afferma Ciacco - pur cercandole non le ho trovate. Chiedo che si integri la documentazione, prima ancora della relazione dell’Assessore al bilancio”.

Il Presidente Filippo replica affermando: “Quello che lei richiede non è stato mai messo agli atti della Presidenza del Consiglio. Ritengo faccia fede questa documentazione dell’avvocatura della quale lei può prendere visione”.

Ciacco insiste e chiede un parere di legittimità al segretario generale, ritenendo che il Consiglio comunale non possa esprimere il suo voto senza aver preso visione delle sentenze.

Il Presidente decide di sospendere la seduta per mezz’ora per dare al segretario generale la possibilità di esprimere il parere richiesto.

Dopo l’interruzione, il Segretario generale risponde al quesito posto da Ciacco : “Nel caso di specie la proposta di deliberazione all’esame ed all’approvazione del Consiglio richiama in premessa la deliberazione del Consiglio Comunale n. 36 del 30 giugno 2008, con la quale è stata già prevista la somma di euro 577.585,18 da regolarizzare e da finanziare in parte mediante l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione derivante dal conto consuntivo 2007. Tale proposta reca in calce il parere favorevole di regolarità tecnica e contabile del dirigente del settore finanziario e dell’Avvocatura comunale e sulla stessa è stato altresì reso il parere favorevole del collegio dei revisori.

Nel punto 3 del dispositivo di tale proposta di deliberazione viene precisato che il riconoscimento di debiti fuori bilancio non comporta un riconoscimento di validità di atti e provvedimenti generatori dei debiti stessi e non ha valenza scriminante per l’eventuale responsabilità di coloro che li hanno posti in essere. Esiste in atti, inoltre, una nota di precisazione del suddetto dirigente del settore finanziario e dell’Avvocatura comunale, indirizzata al Presidente della commissione consiliare politiche economiche, da cui risulta la trasmissione dei provvisori di pagamento da parte del tesoriere al momento del pagamento degli atti di pignoramento e la verifica da parte dell’Ufficio di Ragioneria dal conto on line di tesoreria dell’effettivo pagamento e del contestuale addebito dell’importo sul conto corrente, senza possibilità di errori materiali.

Pertanto la pratica, corredata dei suddetti atti, può essere deliberata, salva restando che la Procura Regionale della Corte dei Conti a cui l’adottanda deliberazione dovrà essere obbligatoriamente trasmessa ai sensi di legge potrà richiedere adempimenti nel caso in cui ravvisi eventuali ipotesi di responsabilità che non potrebbe escludersi per effetto del riconoscimento dei debiti in questione, come precisato nel punto 3 del dispositivo dell’adottanda deliberazione.

 

Su richiesta del consigliere Ciacco, si sospendono nuovamente i lavori  per una conferenza dei capigruppo.

Alla ripresa, prende la parola l’assessore alle Finanze Anna Maria Nucci.

“ Pregiudizialmente vorrei dire una cosa. Ci siamo tanto affannati a parlare di una fattispecie dei debiti fuori bilancio, senza parlare invece della mannaia che incombe su di noi sulla possibilità di stabilire reali equilibri di bilancio.

La variazione di bilancio tiene conto che dal capitolo ICI si sono eliminati 3 milioni che sono stati trasferiti al capitolo 480 dei trasferimenti statali.

Per quello che è l’andamento del governo noi avremo un taglio ICI del 20% e sui trasferimenti del 30 %. La decurtazione è di tre milioni 5oo mila euro.

Gli equilibri di bilancio sono del tutto salvaguardati, ferma restando la premessa della virtualità dell’incasso dell’Ici e dei trasferimenti.

La finanziaria di quest’anno dice di operare il taglio dei costi della politica.

Noi avevamo previsto già un taglio del 10%. La relativa delibera va riproposta. Ci vuole un reale controllo su tutti i lavori che vengono svolti. Dobbiamo preparare un piano triennale di contenimento delle spese. Non ce la facciamo a far fronte a tutti gli oneri che gravano sui comuni. Il Comune non è in dissesto, ma avverte solo problemi di fluidità di cassa. Non è facile parlare di bilanci certi. La materia allo stato è fluida. Se i revisori hanno dato parere favorevole è perché allo stato non si poteva fare di meglio e di più.

 

E’ poi intervenuto il Sindaco Salvatore Perugini:

“La discussione che è avvenuta mi impone di esprimere un mio punto di vista e fare dei chiarimenti. Ringrazio l’on. Nucci e gli uffici perché in questi giorni hanno alacremente lavorato per definire la pratica degli equilibri nel migliore dei modi. La discussione preliminare del consigliere Ciacco è del tutto legittima ed è susseguente ad altre discussioni avvenute in sede istituzionali e del tutto legittime. Un punto, però,deve essere chiaro. Questa Amministrazione vuole che si esercitino tutte le attività di controllo. Avverto la mancanza di un serio controllo preventivo sulla legittimità degli atti. E’ linea condivisa che dal Sindaco, all’assessore, al dirigente si rivendichi il controllo sull’attività amministrativa. Sono convinto che con riferimento alla questione sollevata questa sera ci sarà modo e tempo per soddisfare tutte le richieste di controllo e gli uffici non si sottrarranno, soprattutto per quelle pratiche che sono di stretta competenza della dirigenza dell’Amministrazione.

L’auspicio è che qui stasera ci sia un consiglio comunale in grado di deliberare su due questioni importanti: il mantenimento dell’equilibrio di bilancio ed il riconoscimento dei debiti fuori bilancio.

Riguardo a questi ultimi, la delibera riconosce non il titolo, ma la legittimità del debito. In altri termini, se le somme riconosciute sono quelle effettivamente dovute. Errori o modifiche non danneggerebbero il comune. Riconoscere i debiti rappresenta un merito perché ci consente di fare chiarezza sulle poste di bilancio. E’ legittima tutta la discussione e la possibilità di chi chiede l’esercizio di controllo. Sta  a noi muoverci ed agire perché questi obiettivi possano essere concretamente raggiunti. Non dimentichiamo, però, che il bilancio di previsione è stato approvato il 30 maggio, per la campagna elettorale che ha sospeso in Italia i lavori dei consigli.

C’è poi un’altra questione: quella che riguarda l’abolizione dell’ICI sulla prima casa, i mancati rimborsi del decreto Visco ed i costi della politica.

Tutto questo ha determinato uno sconquasso al punto che il 25 settembre scorso il comitato direttivo dell’ANCI ha votato un ordine del giorno con cui ha chiesto al governo l’approvazione di un decreto legge che consenta ai comuni il rispetto del patto di stabilità. Questo decreto ad oggi non c’è ancora e ci sono 700 milioni di euro che ballano sull’incertezza ed altri 300 milioni di euro per i costi della politica.

Il problema è diffuso e riguarda gli equilibri di tutte le Amministrazioni. I nostri revisori dei conti hanno dovuto lavorare alacremente con attestazioni formali per chiudere la pratica degli equilibri di bilancio e rendere così un servizio alla città.

Sui costi della politica la storia deve finire. I comuni d’Italia hanno da sempre pubblicamente dichiarato che erano disponibili a rivedere l’impianto normativo per dare una mano alla quadratura dei conti del bilancio dello Stato.

Ciascuno di noi deve fare un sacrificio. Si diminuiscano complessivamente i costi della politica. Essi non dipendono solo dagli enti locali.

Occorre lanciare un messaggio: dobbiamo essere tutti pronti, dal livello governativo e parlamentare arrivando fino agli enti locali che sono poi gli unici a contatto con i cittadini.

Il Sindaco Perugini ha poi richiamato alcune delle realizzazioni portate avanti dall’Amministrazione comunale negli ultimi 9 mesi di governo della città.

“Sono stati 9 mesi di grande travaglio nello scenario nazionale, eppure questa Amministrazione sul piano degli obiettivi che fanno parte di un programma quinquennale qualche tassello importante per la vita della città lo ha messo.

E’ partito il prolungamento di viale Mancini, la regione Calabria ha affidato formalmente la progettazione della metropolitana leggera ed entro 60 giorni avremo gli elaborati per decidere come farla; è stato sottoscritto, dopo 20 anni, l’accordo con l’Anas sullo svincolo a Sud.

Tra qualche giorno ci sarà un’audizione in Regione sul piano sanitario regionale ed in quella sede si parlerà del nuovo Ospedale che rappresenta una grande realtà ed insieme un’ambizione. E’ partita al gara e tra poco si consegneranno i lavori del ponte di Calatrava. Il progetto aveva necessità di essere valicato e questa circostanza ha imposto ai tecnici dei tempi più dilatati, ma prima del 10 ottobre si consegneranno i lavori.

E’ stato elaborato un progetto complessivo per il nostro centro storico, altri progetti riguardano le cooperative di tipo B, abbiamo ribitumato la quasi totalità della città.

Da qui a qualche giorno avremo lo stadio più sicuro d’Italia insieme ad altri 4 o 5 stadi. Forse nel Meridione uno stadio simile esiste solo a Napoli o a Bari con la differenza che il nostro stadio è in una zona ad alta densità abitativa.

Anche la atavica crisi idrica che ha da sempre attanagliato la città è stata vissuta negli ultimi mesi con qualche disagio in meno.

Entro fine anno vareremo il piano strutturale e quello della mobilità; stiamo conducendo una battaglia straordinaria sui rifiuti perché ci sono tanti meccanismi antichi che vanno modificati. Ma si è trattato di una battaglia combattuta quasi in solitudine. La continueremo assumendola in piena titolarità.

Finalmente abbiamo avviato le modifiche statutarie con il diritto di ciascuno di contribuire alla migliore proposta possibile ed investito risorse proprie sull’emergenza abitativa. Se il governo, però, con un colpo di spugna, fa sparire tre milioni di euro è difficile dare risposte e raccogliere frutti sull’emergenza abitativa.

Un’altra cosa che può apparire piccolissima ed invece non lo è riguarda il ripristino delle vacanze per gli anziani, perché gli anziani bisognosi della città meritano di essere aiutati dall’Amministrazione. Stiamo lavorando sulle scuole e sul rilancio della Multiservizi. Abbiamo continuato nell’attività di riorganizzazione del personale.

A questi obiettivi potremo aggiungerne altri.

 

Gli interventi dei Consiglieri:

 

Sergio Nucci (Gruppo Misto) : “intervengo in punta di piedi, senza toni enfatici, senza strepiti, contraddicendo quella che sembra sia diventata la regola. Siamo stati definiti una “penosa armata Brancaleone in avanzato stato di decomposizione. Se il dibattito politico è vivo è per questa armata Brancaleone  che lo anima.

Crediamo di non avere mai alimentato in questa aula una contrapposizione che arrivasse anche a questi livelli di dileggio. Abbiamo come minoranza detto più volte che avremmo accettato di giudicare l’operato dell’Amministrazione sui fatti perché abbiamo accettato il nostro ruolo di controllori di un programma di un’Amministrazione che ha vinto le elezioni, perché lo riteniamo fondamentale.

Vorremmo giudicare l’Amministrazione per le cose che ha detto che farà.

Apprezziamo sicuramente che l’Amministrazione abbia messo in cantiere alcune iniziative come il prolungamento di viale Parco. Abbiamo appreso che è stato avviato il progetto della metropolitana leggera. Avete parlato delle importante opere a Sud, come lo svincolo autostradale  e l’Ospedale. Per l’Ospedale avete avuto una visione un po’ miope. Mi viene in mente il famoso Ospedale di Mendicino.

Avremmo voluto sentir parlare di altre realizzazioni, anche delle più semplici.

Avete impiegato 8 mesi per realizzare la rotonda di via Panebianco. Tutto sembra tranne una rotonda che aiuti a snellire il traffico. L’Università nel centro storico doveva rappresentare un volàno di sviluppo e non è stato fatto alcunché. Un’azione incisiva da parte dell’Amministrazione avrebbe potuto creare un polo universitario. Non abbiamo sentito parlare del problema della sicurezza e del problema del traffico che non può essere affidato a conferenze stampa che annunciano progetti faraonici che rimangono lettera morta.

Chiudo con una battuta: se qualcuno dovesse giudicare questa amministrazione per il sito Internet del quale dispone credo che il giudizio sarebbe impietoso. Non vi lamentate se qualcuno vi definisce fantasmi.

 

 

Fabrizio Falvo (AN): Devo complimentarmi con Nucci perché ha toccato argomentazioni che sentiamo vive. Il sindaco ha voluto intervenire dopo l’Assessore a ragion veduta. Il Sindaco ha colto nell’aria sicuramente una fibrillazione forte anche all’interno della sua maggioranza. Ha prevenuto qualche consigliere cercando di tranquillizzarlo prima ancora della fine del dibattito.

La Commissione bilancio per la prima volta non ha raggiunto il numero legale ed è stata mandata deserta. Non è stata in grado di esprimere su queste pratiche di bilancio un voto positivo.

Stamattina non è stata sufficiente la presenza della minoranza.

L’intervento del Sindaco è fuoriuscito dai temi all’ordine del giorno perché ha parlato della città e delle opere pubbliche. Ma il Sindaco ha dato una visione edulcorata della città perché ha dimenticato che questo eterno ripercorrere le opere che stanno per essere realizzate nell’immediato si sta ripetendo da due anni e mezzo.

Non c’è da parte vostra una datazione precisa sull’inizio e sulla fine di queste opere. Nessuna realizzazione, se non quelle rotonde e la bitumazione che non può essere additata come fiore all’occhiello. Ci vuole ben altro per dire che l’Amministrazione sta operando bene.

Ci allarma questo tentativo di dare una visione positiva della città.

Questa Amministrazione sta tentennando su ogni questione importante.

La riscossione dei crediti in questo ente è un problema. Se è un problema dobbiamo verificare chi paga e chi non paga e come e quando viene accertato il credito nei confronti dei cittadini.

Ci sono coloro che pagano le tasse correttamente ed i furbi. La società di riscossione non è in grado di compensare questa mancanza di riscossione dei crediti che dovrebbero arrivare nelle casse comunali.

Se un consigliere comunale richiede, 6 giorni prima del Consiglio, un accesso agli atti, deve essere messo in condizione di verificare le pratiche.

Ci sono dei punti che riguardano un assessore che è stato anche consigliere.

Abbiamo la necessità come minoranza di accertare qualsiasi cosa a 360 gradi per evitare che ci sia anche il semplice sospetto di una incompatibilità in itinere.

Esprimiamo parere negativo ed anticipo il mio voto contrario a tutte le pratiche di bilancio.

Non ci sentiamo di votare a scatola chiusa, ma esigiamo il rispetto del nostro ruolo.

 

Raffaele Zuccarelli (Partito Democratico): “Non posso che invitare il consigliere Ciacco a rivedere la sua posizione. Rivolgo inoltre un altro appello ai capigruppo e ai consiglieri tutti perchè alcuni punti dell’ordine del giorno vadano rivisti ed azzerati.

 

 

Massimo Commodaro (UDC) : “forse non dovrei prendere la parola perché vivo in via 24 maggio che fa parte della città fantasma, dimenticata all’Amministrazione comunale. Una strada costellata di buche, sporcizia, e da cose fantasiose come la Ztl o le piste ciclabili per dar vita alle quali sono stati tolti improvvisamente dei posti auto ad un quartiere composto per lo più da anziani.

Apprezziamo l’atteggiamento responsabile dei vigili, come è accaduto in occasione della manifestazione di sabato scorso, ma alcune misure rischiano di incrinare il rapporto con i cittadini.

Sugli equilibri di bilancio riscontriamo un grave ritardo nell’attuazione dei programmi, così come i rilievi continui della Corte dei Conti non vanno presi sottogamba.

Alcuni crediti iscritti in bilancio probabilmente sono di dubbia esigibilità. Dai dati emerge uno scostamento notevole tra la previsione attuale e l’accertato.

Circa i 577 mila euro di debiti fuori bilancio va detto che molti contenziosi sono stati persi dal Comune a causa delle troppe buche presenti in città. L’Ufficio legale affronta un lavoro immane e sarebbe il caso di riprendere la proposta intelligente formulata dall’ex assessore De Rose che era quella di far affiancare l’avvocatura comunale da giovani avvocati per ridurre il carico di lavoro. L’Assessore Covelli farà in modo che si utilizzano i praticanti. La sua proposta è valida, ma si sa che i praticanti non possono patrocinare in tutti i giudizi.

La nostra è una città in grave crisi. Il centro storico, il centro ed i quartieri popolari vivono una crisi profonda. Le proposte più concrete sono arrivate proprio da questa parte. Perseguiamo l’idea dell’Università nel centro storico. Anche sull’emergenza rifiuti abbiamo avuto una atteggiamento responsabile e non abbiamo sparato a zero.

Invitiamo il Sindaco ad uno sforzo maggiore e ad assumere un atteggiamento propositivo. Preannuncio voto negativo sulle pratiche di bilancio.

 

 

Fabio Falcone (Verdi) : “I debiti fuori bilancio sono nella maggior parte dei casi dovuti a sentenze seguite a contenziosi iniziati diversi anni addietro. Analizzando l’elenco, molte ingiunzioni di pagamento sono dovute all’assenza di un’assicurazione da parte del Comune.

Annuncio il mio voto favorevole.”

 

Massimo Bozzo (UDC): “Su un giornale si parlava di un mio possibile passaggio in maggioranza. Come è possibile scrivere queste cose?

Il consigliere Bozzo è un consigliere di un partito che sta all’opposizione e che vi osserva. Siete come quelle belle donne che non fanno nulla per farsi vedere con un fascino particolare dai possibili spasimanti.

Avete un Sindaco che ci ha dimostrato che per i problemi della città soffre, ma che si trova circondato da persone e da compagni di viaggio che pensano ai propri interessi.

Anche stasera siete riusciti a ricompattarvi, ma avete messo una toppa.

Sono arrivate nelle case dei cosentini i bollettini per il pagamento delle tasse sui rifiuti. Mi auguro che il Presidente della Multiservizi non faccia la stessa fine della metropolitana leggera.

Lei, Sindaco, ha bisogno di una maggioranza che deve finire di giocare sulla pelle dei cittadini di Cosenza.

Michelangelo Spataro (Popolari Udeur): “Volevo invitare il collega Ciacco a rivedere la sua posizione. Sono qui per votare sicuramente la pratica di bilancio. Le dissi, Sindaco, che l’indicazione della Presidenza del Consiglio non ci vedeva impegnati nell’Amministrazione della città. Ebbene, in quella sede Le dissi anche che non condividevo quella scelta. Mi iscrissi al gruppo misto per poi tornare nell’Udeur. Sono passati 4 mesi ed oggi registro puntualmente che in quest’aula qualcosa non funziona.

Sono qui a votare questa pratica pur sapendo che il rimpasto di maggio non ha visto l’Udeur impegnato nella giunta.  Riveda, se c’è qualcosa da rivedere. Sono in maggioranza, però ritengo che ci sia bisogno di chiarezza per sapere chi siamo e dove dobbiamo andare.

La invito nei prossimi giorni a fare chiarezza una volta per tutte.

 

Dichiarazioni di voto:

 

Fabrizio Falvo (An) : Chiedo soltanto di non dire ad ogni consigliere comunale quello che avete realizzato. Alla fine diventa una cosa stantia.

Tra un anno ci ritroveremo qui a parlare delle stesse cose.

Volevamo parlare delle pratiche di bilancio e siamo andati fuori tema. Ma è stato il Sindaco a dare la stura.

Non parteciperò neanche al voto per rispetto di chi nella minoranza ha deciso di non partecipare al voto.

Per quanto tempo dovremo assistere a questo genere di votazione e di dibattito?

Assistiamo al continuo ricatto in quest’aula nei confronti del Sindaco e di questa giunta.

 

Antonio Ciacco (DS) : “Caro Sindaco, se stasera la mia presenza e il mio voto dovessero servirvi, avrai la mia presenza e il mio voto. La logica del ventunesimo mi fa schifo. Senonchè penso che non ti serviranno. Autorevoli colleghi saranno per la prima volta al tuo fianco. Ed è giusto che il loro battesimo avvenga attraverso la benedizione impartita da pezzi da novanta, da maggiorenti.

Stasera si delinea una nuova maggioranza politica che si sostituisce a quella voluta dal corpo elettorale, a quella che aveva un alto profilo identitario. Quella nuova avrà un profilo più alto.

Una nuova maggioranza politica certamente sorretta da una profonda  condivisione di valori. Senz’altro sarà più granitica e coesa di quella che ha seppellito.

Qui gli uomini vengono considerati come numeri. Assistiamo stasera ad una lezione di raffinata politica. Il mio dissenso soffocato alla grande è servito a far debuttare la nuova maggioranza.

Questa è per me una serata avvilente per tante ragioni. Per aver ricevuto fuori dalla politica  una delle mie più cocenti delusioni. Ne saprò fare tesoro.”

 

Stefano Filice ( Movimento Politico per Cosenza) “Il Consiglio stasera deve dare prova di grande responsabilità per la nostra cittàSiamo qui a rappresentare i cittadini ed è per questo che preannuncio il mio voto favorevole”.

 

Massimo Bozzo (UDC) : “Annuncio la mia non partecipazione al voto perché questa volta, soprattutto per chi aveva messo in dubbio la mia collocazione all’opposizione, non voglio che la mia presenza si confonda con questo mercato della politica che offende i cittadini di Cosenza.”

 

Saverio Greco (Gruppo misto) : “Ci riesce difficile in questo momento una vera dichiarazione di voto. Abbiamo verificato le condizioni in cui questo Consiglio comunale stava per celebrarsi.

Oggi approviamo una pratica che fa il punto sullo stato di attuazione dei programmi. Il Sindaco ha elencato tutti i risultati di questi 9 mesi. Risultati che ci saranno pure stati. In questi 9 mesi è intervenuta a maggio una iniziativa che non ha molti precedenti: un rimpasto preceduto dall’azzeramento della compagine amministrativa è un fatto straordinario.

Avevate annunciato di aver introdotto la fase due per rendere più solida questa maggioranza e subito dopo avete approvato con 27 voti questo bilancio di cui oggi verifichiamo lo stato di avanzamento. Un voto in meno oggi significherebbe il fallimento della fase due.

Lo dico perché ho a cuore le sorti della città. Mi preoccupo che questa città non finisca nelle mani del centrodestra.

Vorremmo capire se ci sono maggiorenti che si sono mossi o se ci sono fatti politici. Deve essere il Sindaco a dire se ha una maggioranza e se intende procedere con questo metodo. Con il metodo usato finora non andrete da nessuna parte.

Se pensate che i cittadini siano soddisfatti, proseguite pure. Io mi auguro che a voi il dubbio venga.”

 

Domenico Frammartino (Partito Democratico): “Preannuncio voto favorevole. Lo annuncio in maniera convinta soprattutto per i chiarimenti venuti dall’Assessore Nucci e per le delucidazioni offerte dal Sindaco. Stasera approvo questa pratica nella massima convinzione e fiducia. Ci sono tutti i supporti tecnici ed i pareri che mi rassicurano in toto.

Non mi sottraggo alle valutazioni politiche e mi considero per questo preoccupato. Sono d’accordo che questa maggioranza abbia un malessere ed è giusto che lo si elimini. Non serve più proseguire nei termini con cui si sta procedendo. Bisogna correre ai ripari. C’è il grande desiderio che la città non debba essere conquistata dal centrodestra. Questa sera la presenza di alcuni consiglieri  è sintomo di un modo di fare politica serenamente. Ed è per questo che rivolgo un appello perché si stabilisca un dialogo forte con chi non è per niente allettato di andare a destra. E’ una battaglia da fare insieme a partire da domani. Stare sulla graticola non dà dignità a nessuno.

Credo che sia giunto il momento di imprimere una svolta significativa.

 

La replica del Sindaco Perugini:

 “Colgo “a piene mani” le sollecitazioni che provengono dal dibattito e dall’intervento dei consiglieri comunali perchè probabilmente c’è la necessità, dalla postazione che occupo per scelta popolare, di ribadire con maggiore forza una riflessione politica, in quanto ho inteso che la sollecitazione ha più una natura politica che tecnica.

Non ho scelto di fare attività politica per convenienza, interesse o calcolo. Ho scelto di fare attività politica per spirito assoluto di servizio, per una causa giusta, per dare un contributo per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Il mio percorso politico è connotato da grande coerenza. Le mie origini politiche sono note. Provengo dal partito popolare e non l’ho lasciato quando pure ci sono state le diaspore.

Questa scelta l’ho fortemente propugnata con una idea precisa : che questo Paese, questa regione, questa provincia, questa città necessitano di organizzazioni politiche capaci di ridiventare punti di riferimento per chi non riesce più a coltivare la passione politica come servizio.

Il Partito Democratico è un partito che include e non è settario. E’ un partito nel quale chiunque ha diritto di partecipazione e di indirizzo.

Ognuno di noi qui è maggiorenne, ha un’appartenenza politica e di schieramento e non ha bisogno di maggiorenti. Forse qualcuno ne ha bisogno e si lascia irretire. Io no. Nessuno di noi sia oggetto di trappole o di sostegni extraistituzionali.

Mai sono venuto meno e mai verrò meno alla politica, a quella di servizio. Il saltello da questo a quel partito o, peggio, da questo a quello schieramento, non mi appartiene.

E’ troppo facile in questo sistema elettorale fare scelte che garantiscono se stessi avendo poca cura di dare a chi ti vota conto delle tue azioni.

La preoccupazione di mantener fede agli impegni assunti è duplice: governare la città con senso di responsabilità ed impedire che chi è assertore di tesi improbabili prenda il sopravvento con il consenso elettorale.

Possiamo e dobbiamo dissentire e convenire percorrendo la strada della politica e non dei ricatti. Se c’è una cosa di cui questa città ha certezza è che il Sindaco non chiama. Non uso il sistema della trattativa. Nessuna cosa al mondo può violentare la mia coscienza.

Reputo che la serata di stasera politicamente sia molto significativa per diverse ragioni: mi pare che la maggioranza uscita dalle elezioni i numeri ce li abbia. Il governo della città deve guardare a ciò che si muove.

La regola della politica è che alcuni limiti non si possono superare, ciascuno deve assumersi la responsabilità con lealtà e senza sotterfugi.

C’è da parte mia un impegno forte a prendere atto dei dissensi, ma anche delle convergenze. Un dato è certo : la libertà di dissenso è grande, ma è anche grande la consapevolezza che il dissenso crea barriere politiche.

Questa maggioranza non si è mai blindata, ha tenuto aperto il filo del dialogo e del confronto. E poi c’è la verifica dei fatti e delle azioni, ci sono i comportamenti. L’arroccamento è sempre negativo. L’autoreferenzialità è sempre negativa. Questo è il mio pensiero che guiderà la mia azione politica. La causa per la quale dobbiamo batterci è governare al meglio la città.

 

Subito dopo la votazione sulle pratiche di bilancio approvate con 21 voti favorevoli chiede la parola il Consigliere Gianluca Greco di Democrazia e Partecipazione chiedendo un’inversione dell’ordine del giorno o un aggiornamento al giorno successivo per la necessità di discutere gli altri punti all’ordine del giorno.

Il Sindaco chiede di passare alla discussione della pratica n.5, relativa alla partecipazione del Comune di Cosenza a forme associative ai fini dell’applicazione dell’art.2 comma 28 della Legge Finanziaria 2008, perché è un obbligo di legge.

“Anche se c’è incertezza sulla scadenza del termine – precisa il Sindaco - per la città è importante assumere l’atto deliberativo.”

Anche il Presidente del Consiglio Filippo chiede di discutere il punto 5.

Il Sindaco Perugini interviene nuovamente con una ulteriore precisazione:

“la legge finanziaria dello scorso anno imponeva ai comuni entro aprile, poi la scadenza è stata prorogata al 30 settembre, la scelta di aderire ad uno soltanto dei Consorzi. La giunta ha compiuto un atto ricognitivo e dovendo proporre al Consiglio comunale una delibera, ha pensato di proporre di votare per la permanenza nel Consorzio Valle Crati. Il Consorzio Valle Crati gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, un servizio essenziale della nostra città.

 

Dopo l’intervento del Sindaco il Consigliere comunale Fabrizio Falvo di Alleanza Nazionale chiede la verifica del numero legale. Dopo l’appello risultano presenti il Sindaco e 20 consiglieri.

Si passa alle dichiarazioni di voto sul punto 5.

 

Fabrizio Falvo (AN): “abbiamo assistito ad una nuova peripezia.

Sembrava che non ci fossero i numeri, ma invece le pratiche sono state votate. Il problema politico non solo esiste, ma si aggrava. Già pregustavate il passaggio di parte del gruppo socialista nella maggioranza.

O riuscite a risolvere questo dilemma oppure torniamocene tutti a casa.

Non voterò questo punto e mi assento.”

 

Francesco Lanzone (Partito Democratico): “consigliere Falvo, ancora una volta i numeri vi danno torto. Siamo abituati per dna a discutere, non ci piace un uomo solo al comando. Avere avuto oggi un confronto abbastanza serrato non credo sia un fatto negativo per questa maggioranza. Voto a favore del mantenimento della presenza del Comune nel Consorzio Valle Crati.”

 

Si passa alla votazione e la deliberazione di cui al punto 5 viene approvata  con 19 voti a favore.