CARO BABBO NATALE

03/12/2017

 

Caro sindaco Babbo Natale,

quest’anno con un po’ di anticipo ti scrivo la mia letterina, ma non una letterina di natale scherzosa, una letterina seria seria per chiederti un dono che so per certo potrai, se vorrai, regalare a me ed a tante persone che sul punto la pensano come me. 

Non pensare subito male però. Non ti chiederò di dimetterti, di andare via da Cosenza, di darci l’acqua o di non “pazziare” più con i sensi di marcia o le luminarie. Te l’ho scritto non è una letterina di burla è davvero la richiesta di un regalo che se arrivasse sotto l’albero, ma anche un po’ più in là, mi renderebbe davvero felice mi consentirebbe per una volta di dirti per davvero “bravo!”.

Lo so forse a te non importerà nulla del mio bravo, avrai altri da accontentare con una determina o una delibera, ma anche io sono figlio di questa città ed anche io, spero, meriti il mio bel regalo di Natale. E veniamo al desiderio dunque. Caro sindaco-babbo natale per il 25 dicembre vorrei trovare sotto l’albero la Banca d’Italia.

Ma cosa hai capito? Non la banca con tutti i milioni di miliardi di euro che contiene, non quella certamente bensì l’edificio della Banca d’Italia, quello per intenderci sul nostro Corso Umberto, da diversi anni in disuso e che so essere in vendita. Lo so è un po’ costoso come regalo ma pensa a quante cose potresti fare in quell’edificio che nella nostra storia ha sempre avuto un suo fascino. Potresti realizzare un museo.

Pensa il Museo dei cosentini con esposte magari le opere custodite nelle nostre case ed offerte in comodato al museo. Oppure il palazzo di rappresentanza del comune dove ospitare cerimonie di un certo tenore. O ancora la sede, questa si di prestigio, per le lauree di ingegneria dell’UNICAL. Certo non un McDonald, per quello ci hai già pensato, ma di cose hai voglia ad inventarsene una volta che il comune ne entra in possesso. Io è un po’ che ci penso e per la verità immaginavo fosse venuta anche a te in mente l’idea di acquisirlo, ma fino ad oggi non hai speso una parola per questa bella costruzione che mestamente si avvia all’abbandono più desolante.

Adesso con la mia letterina magari si accenderà anche nel tuo di cervello una lampadina. Vuoi vedere che il palazzotto della banca d’Italia non possa tornare utile alla nostra città? Dimostreresti anche che non è vero quello che dicono i maligni ovvero che tu hai come chiodo fisso la regione e che della città non ti importa più nulla. Lo so che pensi che io merito solo cenere e carbone ma ti prometto che se regali a Cosenza la banca d’Italia (il palazzotto) io farò il bravo almeno per sei mesi, lo giuro solennemente. Allora che dici? Posso aspettare sotto l’albero il regalo che ti ho chiesto? Intanto ti ringrazio anticipatamente e resto a disposizione per farti conoscere la società che gestisce il patrimonio immobiliare della banca dello stato. Mi raccomando. Ci conto davvero e.. buon natale.

 

Sergio Nucci - Buongiorno Cosenza