IL RISPETTO DELLA LEGGE SI PRATICA, NON SI ANNUCIA

01/07/2018

 

Se non fosse inverosimile potremmo anche crederci. Questa la chiosa all’annuncio che il sindaco sbandiera ai quattro venti in previsione degli sgomberi degli stabili occupati dai non aventi titolo: “Rispetteremo le leggi dello Stato”.

Quasi una battuta da cabaret, una di quelle boutade che, visto il pulpito, ti farebbero venir voglia di piegarti in due dalla grasse risate.

Eppure l’ha detto: “Rispetteremo le leggi…” . Ora il senso alla frase ognuno lo può dare come meglio crede: “Rispetteremo, come abbiamo sempre fatto”, oppure “Rispetteremo in questa occasione”, o ancora “Rispetteremo d’ora in poi”.

Al buon cuore di ciascun lettore l’interpretazione. Ma la questione a questo punto è davvero un’altra: cosa ha fatto il nostro paladino della legalità quando si è trattato di far rispettare davvero la Legge? Quella Legge con la L maiuscola dove tutti sono eguali tra pari. Dove il potente perde il suo status e l’ultimo riacquista dignità. Dove si trovava? Io non l’ho visto.

Cosa ha fatto e fa quando assiste silente e connivente alle occupazioni del suolo pubblico da parte di chicchessia senza intervenire o sanzionare?

Cosa ha fatto e fa per quanti sono costretti nelle ore del riposo ad essere inermi ostaggi di disturbatori di ogni specie?

Cosa ha fatto e fa per garantire a chi ha disabilità di vivere una vita degna di questo nome abbattendo le barriere che glielo impediscono?

Cosa ha fatto e fa il paladino della legalità per far vivere nel decoro interi quartieri a volte abbandonati a volte abbattuti di questa città?

Cosa ha fatto e fa per coloro che, affrontato e vinto un severo concorso per diventare dirigenti del Comune, si sono sentiti rispondere che il loro diritto non potrà essere riconosciuto?

Cosa ha fatto e fa per tanti valenti cosentini che non riceveranno mai un incarico perché nei loro curricula non è scritto “amico di Tizio o di Caio”?

Ecco allora spiegata questa ilare reazione all’affermazione “Rispetteremo le leggi ……”.

Oggi c’è da stare dalla parte dell’ordinamento per sgomberare i palazzi occupati abusivamente? Ci può stare se a dirlo e a farlo è chi ha sempre ispirato la sua esistenza al “dura lex sed lex”. Ma accettarlo senza uno sghignazzo da chi ha fatto strame di leggi e regolamenti è davvero troppo.

Non siamo dalla parte di chi a seconda delle circostanze e delle convenienze sceglie la cosa che più gli conviene. Siamo e resteremo dalla parte di chi sempre, in ogni comportamento della sua vita, ogni santo giorno, ha rispettato e rispetta il prossimo e la Legge. Li ci troverete.

E naturalmente un pensiero a chi dalla sera alla mattina si troverà su una strada perché qualcuno non ha rispettato la legge dell’Accoglienza e della Solidarietà.

 

Sergio Nucci

“Buongiorno Cosenza”