L'EPILOGO

16/10/2019

 

E’ passato un po’ di tempo da quel lontano 9 febbraio 2013 quando, assieme ad altri consiglieri di minoranza, con forte senso di responsabilità, approvammo il piano di riequilibrio del Comune di Cosenza.

Votammo convintamente quel documento perché consapevoli che il dissesto avrebbe costituto per Cosenza una iattura e concedemmo fiducia a chi avrebbe dimostrato di non meritarla perché di li a qualche anno avrebbe trascinato nel baratro la nostra città.

Non ci pentiamo di quel voto così non ci pentiamo di avere successivamente  sottoscritto, anche quella volta nel soli interesse dei nostri concittadini, la mozione di sfiducia ad un sindaco che ha solo lasciato macerie e miseria.

Una ricerca spasmodica di visibilità, uno scriteriato ed irrispettoso uso del danaro pubblico, questa la cifra di questo sindaco.

Oggi con la sentenza della Corte dei Conti finalmente la conferma che avevamo visto giusto e che le nostre critiche a questo modo di governare erano fondate e non strumentali.

Siamo altresì convinti che questo pronunciamento sia solo il primo passo verso il definitivo ristabilimento della verità.

Una verità che ancora in tanti non vogliono sentire ma con la quale dovranno fare i conti.

 

Sergio Nucci e Giuseppe Mazzuca

già consiglieri comunali di Cosenza