CHE SI VADA VERSO IL DISGELO?

14 Novembre 2006

 

Le considerazioni del Capogruppo Saverio Greco su un presunto comune sentire con gli esponenti della Margherita circa la pianificazione dei fondi comunitari per lo sviluppo regionale, con particolare riguardo al ruolo che le città devono svolgere, credo vadano intese nel loro senso più nobile e alto: una opportunità per avviare un sereno e auspicabile confronto tra forze politiche notoriamente alleate nel governo della cosa pubblica.

Non sorprende più di tanto, dunque, che su posizioni come quelle chiaramente affermate dalla GARNP possano ritrovarsi anche gli amici diellini, nonostante oggi essi siedano su banchi opposti a Palazzo dei Bruzi.

Che sia il preludio di un ragionamento più ampio e nel quale ognuno sia chiamato a portare il proprio contributo?

Staremo a vedere, per intanto constatiamo che quella che ai più appare come una “convergenza parallela” è in realtà la logica consecutio di una formazione politica affine anche se non omologabile e, comunque, non incompatibile. Ed è realmente strano che ancora oggi, nonostante l’assenza di incompatibilità ed il constatato perdurare di situazioni di disagio per la città ed i suoi abitanti, qualcuno non senta la necessità di un improcrastinabile coinvolgimento più ampio e più ragionato, che il Sindaco individua nella sbandierata Amicizia Civica.

Sul significato dei ragionamenti degli esponenti della Margherita ascoltati a Belmonte il problema era ed è uno solo: si ha intenzione di vedere la bottiglia mezza vuota o mezza piena? Nel primo caso le asprezze e le scorie di una campagna elettorale condotta sopra le righe difficilmente potranno essere smaltite, anche con il passare del tempo, nel secondo, invece, interpretazioni ampie e attente potrebbero aprire la strada a quanti nell’attuale maggioranza concorrono alla realizzazione del credo programmatico del Sindaco.

Intelligenti pauca.

 

Sergio Nucci