L'ANNO CHE VERRA'

03/01/2009

 

Il 2009 potrebbe essere per l’amministrazione Perugini l’anno della verità. Tanti sono, infatti, i nodi che il Sindaco Perugini, unitamente alla maggioranza che lo sostiene, proverà a sciogliere nei 365 giorni che lo separano dal prossimo mega concerto di capodanno, del quale, auspichiamo, possano godere tutti, anche quelli che decidono di essere ossequiosi dell’orario di inizio.

Ogni questione potrebbe rivelarsi per Perugini & C. esiziale. Si parte dalla prossima scadenza elettorale. Le voci secondo le quali alcuni consiglieri, oggi in quota Perugini, potrebbero passare nell’altro schieramento, in caso di candidatura a presidente dell’On. Pino Gentile, non sono del tutto infondate. Addirittura sono diversi coloro che ostentano la loro “intima” amicizia con l’esponente del PDL.

C’è poi un problema relativo alla rappresentanza in giunta. Alcuni assessori, ad esempio, non hanno consiglieri di sostegno, così come alcuni consiglieri non hanno assessori di riferimento. Perugini farà bene su questo aspetto ad assumere iniziative inequivocabili perché qualcuno sentendosi sottodimensionato potrebbe finire con l’estraniarsi dall’attuale quadro politico.

Le opere pubbliche per il Sindaco rappresentano una altra dolente nota. Qualche mese fa, quando vennero consegnati i lavori per il completamento di viale Mancini si parlò di appena un anno per la conclusione dell’intervento. Oggi, a qualche mese da quei giorni, si riparla ancora di un anno per la sua ultimazione: appare evidente che i tempi indicati difficilmente saranno rispettati e questo creerà non pochi malumori nella popolazione. Senza dire dell’ospedale a sud che potrebbe rivelarsi una “Mendicino2 “: ricordate l’ospedale di Mendicino mai realizzato e per il quale furono espropriati i terreni? Ed ancora. Le opere  pensate dalle vecchie amministrazioni come il planetario o il ponte di Calatrava: se ne parlerà nel 2009? Stesso discorso per l’urbanistica privata: il recupero della area dell’ex-centrale del latte ed il mega-albergo a 5 stelle, recentemente bocciato dalla Regione Calabria, che fine faranno?

Anche le vicende legate alla mobilità terranno sulle spine il centrosinistra. Il destino della stazione di Vaglio Lise, le problematiche relative al traffico cittadino sempre più caotico, il terzo svincolo autostradale e il Consorzio Cometra dovranno trovare improcrastinabilmente risposte.

Nota dolentissima ed aulentissima è quella delle spazzatura. Le ordinanze di sospensione, le proteste, i blocchi ed i disagi dovranno partorire una qualche nuova idea per offrire alla comunità risposte in linea con i costi che si affrontano, ed ai lavoratori certezze sul loro destino lavorativo. Noi ce lo auguriamo. Ma ci auguriamo in generale che vengano avviati a soluzione tutti i rapporti non ben definiti che l’Amministrazione tiene in piedi, in testa le cooperative di tipo A e B e la sfortunata Multiservizi per la quale l’unica elargizione generosa è costituita dai proclami sul suo futuro.

Nell’ambito squisitamente interno alla macchina comunale, Perugini dovrà fare i conti con i mugugni post-concorsone e con l’idea di concedere alla città un nuovo city-manager. I nomi degli aspiranti sono stati già pubblicati ed il “toto-city” è già partito. Su questa vicenda c’è la speranza, ma quella non muore mai, che le cose vengano fatte nel modo più trasparente e condivisibile possibile. Auguriamoci che non resti solo una speranza.

La lista è lunga e lo spazio concesso è poco. Concludiamo con un’espressione cara al Sindaco: “Chi vince le elezioni governa”. Giusto, ben detto. Concordiamo, almeno in questo, con il buon Perugini. Chi vince governa ma, aggiungiamo noi, ha il dovere, per mandato popolare, di risolvere  i problemi della comunità, altrimenti, ci chiediamo, cosa governa a fare?

 

Sergio Nucci

Capogruppo “Costituente di Centro – UDC”

POTREBBE ANDAR PEGGIO

20/12/2008

 

Fa parte del nostro carattere, questo pessimismo lamentoso che non ci porta a godere delle cose che ci stanno intorno.

Sono proprio del meridionale in genere, e del calabrese in particolare, lo sconforto e la prostrazione per ciò che accade e che viene percepito non come diretta conseguenza delle nostre azioni ma come una sorta di punizione divina.

Svogliati, rassegnati e inclini al peana liberatorio andiamo avanti ed imprechiamo contro il destino baro e bugiardo.

E’, indubbiamente, un rimedio stravagante per trovare consolazione ai nostri affanni, tuttavia resta un modo che varrebbe la pena correggere.

Sarebbe ora di cambiare atteggiamento. Sarebbe il momento di invertire la rotta e di pensare in positivo dando risalto alle cose belle che ci circondano.

Perché, tutto sommato, potrebbe andare peggio.

Basta! pensare alla spazzatura che inonda la città ed alle foglie sui marciapiedi che ci fanno scivolare con le gambe all’aria. Al traffico caotico che, anche quando non è Natale, ci soffoca da mane a sera.

Basta! pensare all’acqua che non sgorga dai rubinetti; al piccolo taglieggio del bullo di turno quando si parcheggia l’auto.

Basta! pensare ai marciapiedi sconnessi o alle buche per le strade. Alle occupazioni abusive degli spazi pubblici ed ai privilegi, mai contestati, di potenti e prepotenti.

Basta! pensare al Viale Parco che non si riaprirà o alla stazione di Vaglio Lise che verrà abbandonata. Ai lavoratori che non percepiscono lo stipendio o a quanti non solo non hanno lo stipendio ma neanche il lavoro.

Basta! pensare alla lenta agonia del centro storico e del suo amianto mai rimosso o ai quartieri ghetto che non vedranno mai un recupero autentico. Ai giovani che non hanno futuro e a quelli che il futuro non lo hanno mai avuto perché per loro è stato sempre passato.

Basta! pensare ai politici indagati e a quelli indignati. A quanti per far osservare un diritto chiedono un voto e a quelli che il voto devi darglielo “a diritto”.

Basta! pensare alle cose brutte che ci fanno il sangue amaro e che rendono le nostre giornate più buie e malinconiche.

Se davvero pensassimo alle cose belle, capiremmo che il traffico è una risorsa, perche la benzina che consumiamo testimonia che non esiste una vera crisi,. E le foglie sui marciapiedi? E’ l’autunno che non vuol andar via. E l’acqua che manca? L’invito ad un uso più razionale del prezioso liquido. Potrei continuare per ore in questo esercizio di positività rimarcando la necessità di guardare le cose da un’altra angolazione.

Perché sono convito: è sufficiente affrontare la nostra vita con piglio diverso.

Perché potrebbe andar peggio…. o no?

 

Sergio Nucci

Capogruppo “Costituente di Centro – UDC”

SU CONFORTI

12/12/2008

 

Giuro di non avere preconcetti sull’assessore Conforti. Ritengo sia un valido professionista, svolga correttamente il suo ruolo e dedichi sufficiente tempo all’attività assessorile, tuttavia, non posso non annotare che tutto quanto l’assessore Conforti propone viene puntualmente sconfessato per i più svariati motivi, dando la sensazione ai cosentini che le cose che presenta siano il frutto di estemporanee intuizioni e non di concordati e sinergici progetti dell’Amministrazione.

Tra gli assessori della Giunta Perugini, ribadisco, Conforti è uno di quelli  che, indubbiamente, ha prodotto il maggior numero di idee (alcune anche encomiabili) ma è anche quello che ha vanta il maggior numero di progetti miseramente abbandonati.

Chi non ricorda lo spostamento delle autolinee a Vaglio Lise: un  provvedimento sperimentale molto atteso dalla città che ha vissuto lo spazio di qualche mattino.

Chi non ricorda il progetto “Piedibus”: tanti bambini “portati al guinzaglio” (l’espressione è del collega Massimo Bozzo, lo stesso che sostiene che l’assessore per i suoi spostamenti usi il tappeto volante) che vanno e vengono dalle loro scuole, l’uno legato all’altro. Non se ne sa più nulla.

Chi non ricorda il “Piano della sosta”: presentato un anno fa con tanto di conferenza stampa e del quale rimangono, disseminati per la città, distributori di ticket mai utilizzati. Per arrivare all’ultima boutade: “Trafficosenza”, che ha abortito prima di nascere. E’ di queste ore, infatti, la revoca dell’ordinanza di chiusura a traffico di via Montesanto e di via XXIV Maggio.

Non un solo esempio, dunque, per suffragare questa teoria, ma una moltitudine di episodi che ormai sono regola: quando l’Assessore Conforti assume una decisione il problema non sarà “Vediamo gli effetti” ma “Fra quanto tempo farà marcia indietro?”.

Non ce l’ho con Conforti, ripeto, si impegna ma, o non è ascoltato perché non si ha fiducia nei suoi progetti o quando li assume lo fa senza concordarli, ne’ con la giunta né con la sua granitica maggioranza.

Visto, però, che l’Assessore, imperterrito, continua ad andare avanti per la sua strada, l’unico suggerimento che mi sento di dare, non ai suoi colleghi ma agli operatori della stampa, è quello, nelle prossime conferenze stampa che avrà la compiacenza di organizzare, di porgergli un quesito: “Tra la fase ideativa e quella abrogativa quanto tempo passerà stavolta?”

 

Sergio Nucci

Capogruppo Costituente di Centro - UDC

 

SULLE DIMISSIONI DELL'ASSESSORE PERRI

15/12/2008

 

E’ mesto il commiato con il quale l’ex assessore Francesco Perri getta la spugna e lascia a qualcuno, cencellianamente riconoscibile, una poltrona d’assessore.

Ma non è soltanto mesto. La presentazione delle sue dimissioni, a noi che lo vedevamo quotidianamente in Comune - contrariamente a quanto accade con alcuni assessori che hanno finanche difficoltà a ricordare il proprio ufficio, tanto rare sono le visite al palazzo di città – ha destato il sospetto che questa decisione sia la risposta a comportamenti che di etico, di politico e di umano hanno veramente ben poco.

Quando gli assessori Carnevale, De Rose, Ferraro e Veltri, si videro “costretti” a firmare le proprie dimissioni, attribuimmo quella condotta ad un comprensibile istinto di sopravvivenza, e non certo degli assessori. Oggi, però, che di sopravvivenza non si tratta, riteniamo che questo ennesimo sacrificio “umano”, sia la ovvia conseguenza di un modo di amministrare non nuovo per la nostra città: non governo della “res publica” ma puro e semplice esercizio del potere.

E’ ormai assodato che, alle nostre latitudini, i governi si fanno e si disfano non secondo un principio meritocratico quanto per una convenienza del momento.

Serviva un posto in giunta? Bene, si è trovato il “volontario” di turno. Stavolta è toccato al buon Perri che, in sincerità, non può avere colpe per la drammatica situazione dei rifiuti in città.

La nostra solidarietà umana Perri se l’è conquistata, non fosse altro che per i suoi modi signorili, molto simili a chi, in passato, ha subito analogo trattamento: andar via senza sbattere la porta.

Comprendiamo la sua discrezione e la convinzione che i panni sporchi si debbano lavare in famiglia, ma quando a fare le spese di queste camarille di basso livello è la nostra città, allora  pudore e riservatezza dovrebbero lasciar spazio a ben altri atteggiamenti.

 

Il Gruppo Consiliare “Costituente di Centro –UDC” al Comune di Cosenza

 

COMUNICATO STAMPA

10/12/2008

 

E' stata ufficializzata stamane la costituzione del gruppo "Costituente di Centro - UDC" presso il Comune di Cosenza.

A darne notizia è Sergio Nucci che è stato eletto capogruppo della nuova formazione dei moderati in consiglio comunale

"E' un grande onore per me assumere la guida di un gruppo nel quale l’azione politica è stata contrassegnata da equilibrio, entusiasmo e competenza. Ed è un privilegio confrontarmi e collaborare con due consiglieri che hanno offerto a questa amministrazione un contributo valido e disinteressato in direzione della risoluzione dei tanti problemi che la città vive. Sono al tempo stesso inorgoglito per gli attestati di stima ricevuti da uomini politici del calibro di Roberto Occhiuto e Michele Trematerra, riconoscimenti che costituiscono un ulteriore stimolo a continuare nell’impegno politico al servizio dei cosentini.

Sono convinto – ha aggiunto Nucci – che con Massimo Commodaro e Massimo Bozzo intensificheremo ancor di più, ove mai questo fosse possibile, il nostro impegno e la nostra azione. Nei prossimi mesi ci attendono scadenze importanti; sono certo che con il nuovo soggetto politico che si sta delineando sapremo affrontarle.

Mi auguro – ha concluso Nucci - che questo contenitore dei moderati, che già può contare su nuove adesioni  e consolidate esperienze, ben presto diventi il punto di riferimento di quei cattolici che hanno ancora voglia di impegnarsi in politica”.