CORDOGLIO PER LA SCOMPARSA DI FRANCO SANTO

17/01/2013

 

Grande tristezza ha suscitato la notizia della scomparsa di Franco Santo.

Con lui va via un pezzo importante di una stagione politica cittadina che ha coinciso con l’ingresso in politica di tanti di noi.

In queste ore il mio pensiero va ai suoi ultimi anni trascorsi come capo gabinetto di Salvatore Perugini. Anche in quel periodo, pur se su postazioni diverse, non mancarono momenti di stima ed affetto, sentimenti che caratterizzarono sempre i nostri rapporti.

Ai suoi familiari giunga il sincero cordoglio mio personale e delle donne e degli uomini di Buongiorno Cosenza.

 

LA METRO IN CONSIGLIO

12/11/2012

 

Registriamo, che intorno alla realizzazione della metropolitana leggera, si sta sviluppando un dibattito sempre più articolato al quale però, fino ad oggi, è mancato il contributo del consiglio comunale di Cosenza.

La massima assise cittadina, infatti, fino ad oggi, non ha licenziato alcun documento riguardante la propria posizione né sul tracciato, né su quella che è la volontà autentica della cittadinanza espressa per il tramite dei suoi rappresentanti.

Percorso, opportunità, prescrizioni, possono arrivare solo dal consiglio comunale cittadino, unico soggetto abilitato alle modifiche delle quali tanto si parla ma che restano ancora sulla carta.

Per ovviare ad un vulnus che inficia l'intero progetto della metropolitana, abbiamo richiesto quest'oggi, sostenuti dalla gran parte dei consiglieri, comunali, senza distinzione di appartenenza, la convocazione di un consiglio comunale con all'O.d.G.: "La metropolitana leggera dell'area urbana - atto di indirizzo".

Siamo convinti che sviscerando sotto ogni suo aspetto il progetto, il percorso, le ricadute, le opportunità, il consiglio comunale di Cosenza potrà licenziare con cognizione di causa la miglior proposta possibile e comunque ossequiosa della volontà dei cittadini di Cosenza.

 

 

Sergio Nucci

Buongiorno Cosenza - Italia Futura Calabria

DE GUSTIBUS

23/09/2012

 

Abbiamo letto con particolare interesse la nota del coordinatore provinciale del Pdl che definisce“una parte della burocrazia comunale: interdittiva, ostruzionistica e, francamente … non dotata di capacità manageriali di alto profilo”.

L’accusa, generica quanto inaspettata, è rivolta a dirigenti “che tardano a rendere efficaci le scelte politiche e che interpretano la divisione dei ruoli che la legge assegna - come una sorta di ducato all’interno del quale fare il bello e il cattivo tempo”.

Più che un tocco di fioretto, un vero e proprio colpo di clava assestato con particolare violenza a Mario Occhiuto, alla vigilia della seduta del 27 settembre prossimo nella quale importanti pratiche di bilancio verranno portate all’attenzione dell’assise di Palazzo dei Bruzi.

Ma perché tanta violenza (verbale, si intende) e perché questa tempistica? Noi, almeno noi, vogliamo andare a fondo in questo scambio di amorosi sensi.

Dobbiamo capire il perché ecomprendere cosa intendesse il rappresentante di una forza politica che non è marginale nella conduzione di Palazzo dei Bruzi in questi 15 mesi.

Il PDL, per bocca del suo coordinatore, a chi si riveriva quando parlava di burocrazia comunale “non dotata di capacità manageriali di alto profilo”?

Deve intendersi “interdittiva, ostruzionistica e…non dotata di capacità manageriali”  la dirigenza nominata dal Sindaco o quella della pianta organica del comune di Cosenza?

Ci  si riferiva alla dirigenza comunale o a quella, ad esempio, delle municipalizzate (Amaco) o delle partecipate (Consorzio Vallecrati)?

Ed ancora: perché questi legittimi rilievi sono arrivati agli onori della cronaca?

Esistono precedenti sollecitazioni private rimaste inevase?

E perché non si è pensato ad indire una (forse meno clamorosa) riunione di maggioranza per fare il punto sull’azione amministrativa di questi 15 mesi?

Siamo, inguaribilmente, curiosi ma anche convinti che a questo punto la chiarezza su cosa voglia fare questa maggioranza e con chi farlo debba essere chiaro a tutti, in primis per chi ne è artefice principale per i voti espressi in campagna elettorale e per quelli che si esprimono nell’assise consiliare.

Confidiamo in risposte celeri ed esaustive … la seduta del 27 si avvicina a grandi passi.

 

Sergio Nucci e Michelangelo Spataro

Consiglieri Comunali di Cosenza

 

PLUTARCO E LA MOGLIE DI CESARE

02/11/2012

 

Ho partecipato, lo scorso martedì, ad una riunione congiunta delle Commissioni Consiliari Lavori Pubblici e Sport, convocate su mia richiesta, per discutere della delibera di giunta 101 del 3/10/2012 avente per oggetto “Immobile denominato "ex Bocciodromo" (in disuso) ed area attigua. Istanza dell'Associazione "Cosenza Guida Sicura" per la cessione in locazione. Atto di indirizzo.”

Tengo a sottolineare il fatto che il bocciodromo comunale, ora “ex”, dopo essere stato utilizzato, per molto tempo, come aula bunker in un maxi processo di mafia è stato riconsegnato alla fine del 2009 in condizioni che dovrebbero far vergognare coloro che lo hanno restituito in tale stato.

Durante i lavori delle commissioni, arricchiti tra le altre cose, da un accurato parere di legittimità rilasciato dal Segretario Generale, che, giova ricordarlo, aveva già con  la sua firma in calce attestato la liceità della delibera, sono state sviscerate in lungo ed in largo le finalità del progetto, la ricaduta sociale, il ritorno economico per la collettività e, non ultimo, il principio cardine del provvedimento, ovvero quando un comune non ce la fa a gestire in proprio una struttura di sua proprietà, per evitarne il degrado e l’oblio, è legittimato a concederlo a terzi, liberandosi così di responsabilità gestionali e giuridiche.

In termini procedurali una sorta di rivoluzione epocale nel nostro municipio perché il principio applicato, se ripetibile, apre una serie infinita di possibilità per tanti semplici cittadini, o associazioni all’uopo costituite, che possono con buona pace dell’amministrazione diventare gestori e al contempo benefattori liberando l’ente da onerosi balzelli e fornendo servizi di inestimabile valore.

In soldoni qual è il senso della delibera? Se uno ha una bella idea ed individua uno spazio, un fabbricato, un qualcosa di proprietà comunale mal  gestito o peggio destinato alla distruzione, può rivolgere una semplice domanda al comune che a fronte della promessa di ritorno di immagine,pur di liberarsi di costi e responsabilità, si disferà del bene con buona pace dei suoi amministrati.

Come dire: se la scuola "Pisani" di serra spiga va in malora, un qualche imprenditore dell’istruzione o della sanità può chiederne la concessione per qualche decina d’anni, ristrutturare il bene, assumere qualche decina di giovani, magari con borse lavoro, e fare un business utile prima che a lui all’intera comunità.

E meglio ancora se il bene ha potenzialità recettivo turistiche …. come il castello di Cosenza, che potrebbe diventare facilmente location per matrimoni e battesimi, o la villa vecchia, che a fronte delle sue pessime condizioni potrebbe trasformarsi in un vero parco divertimenti.. soprattutto in estate.

Questo il principio emerso. Legittimo? Certamente. Opportuno? Sinceramente non so.

Ma il mio interessamento per la struttura del bocciodromo ha stimolato anche altri interrogativi nei presenti, ovvero di come non avessi rivolto le mie attenzioni a situazioni nelle quali la sperequazione è forse più evidente. Ora, se una cosa non mi su può imputare è di non aver svolto in questi anni, e per intero, il mio dovere di consigliere comunale. Ho stimolato l’istituzione di commissioni di inchiesta ho interrogato, interpellato senza soluzione di continuità, e sono entrato con attività quasi inquisitoria in tante vicissitudini dell’ente come nessuno ha mai fatto, ciononostante se qualcuno ha potuto pensare che dietro le mie iniziative esistesse un pensiero viziato da preconcetti o a corrente alternata, è mio preciso dovere sgombrare subito il campo dal  benché minimo dubbio.

E ricordando Plutarco e la moglie di Cesare, chiedo da queste pagine ed in via ufficiale di conoscere tutti i contratti di gestione degli impianti sportivi comunali, tutte le concessioni di aree o locali pubblici, tutti  gli affidamenti di somme urgenze o cottimi fiduciari, chiedo che si illustrino criteri per gli affidamenti delle consulenze esterne, e si pubblichino gli elenchi degli incarichi conferiti, e finanche i criteri che regolano la realizzazione delle opere pubbliche in città. Ad abundantiam chiedo si pubblichino le graduatorie per i pubblici alloggi ed anche la situazione patrimoniale degli amministratori e le spese sostenute in campagna elettorale.

Se la mia richiesta di chiarimenti sull’atto di indirizzo del bocciodromo di Cosenza alla società “Cosenza guida sicura” significava anche chiarire in via definitiva quale e quanta sia la discrezionalità dell’amministrazione sono davvero felice di aver letto quel giorno le delibera 101.

 

Sergio Nucci

Buongiorno Cosenza - Italia Futura Calabria

UN SILENZIO ASSORDANTE

10/09/2012

 

E' assordante il silenzio della politica locale sullo smantellamento della Carime nella  nostra regione. Se non fosse per qualche voce isolata, si potrebbe dire che la morte dell'istituto di credito più importante della storia calabrese non interessa davvero nessuno.

Eppure non è così. La Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania ha segnato nel bene (e qualche volta nel male) più di cento anni della nostra storia. Ha contribuito alla crescita ed allo sviluppo di un mondo professionale ed imprenditoriale di discreto livello, ha dato da mangiare a tante migliaia di famiglie e soprattutto ha costituito un volano di iniziative importante per il meridione e fondamentale per la nostra collettività.

Eppure il lento ed inesorabile declino degli ultimi anni è stato sopportato supinamente da politici di alto, medio e basso rango, senza una piega, senza una protesta, rassegnati tutti assieme al capezzale del morituro. Ed ora che la fine, quella definitiva, è alle porte non si ode alcun singhiozzo per cotanta perdita.

Ma ci siamo abituati. Tagliano i treni in Calabria e a Cosenza: silenzio assoluto. Chiudono la Banca d'Italia: silenzio assoluto. Smantellano la Ubi-Carime ex Cassa di Risparmio: silenzio assoluto.

Qui non si tratta di essere dalla parte dei dipendenti. Qui non si reclama la centralità di una banca un tempo fiore all'occhiello del meridione. Qui si rivendica la propria storia perché la Carime è la storia della Calabria e di Cosenza in particolare.

In altri tempi una banca come la nostra avrebbe dato slancio ed impulso all'economia del territorio. Dalle nostre parti l'inizio della crisi non è stato segnato dal tracollo della Lehman Brothers bensì dalla "svendita" della Cassa di risparmio.

Oggi non si intravedono soluzioni. O almeno questa nostra politica non sembra in grado di suggerirne alcuna, tuttavia, potrebbe avere il merito, se lo facesse, di indignarsi al cospetto di un atteggiamento arrogante e menzognero da parte di chi travisa gli accordi e disonora i patti.

Quando la Carime si fuse con Caripuglia e Carisalerno, era ben chiaro che a Cosenza sarebbe rimasto un ruolo direzionale, decisivo nell'ottica di un auspicabile rilancio, ma le scellerate decisioni di questi giorni dicono un'altra cosa: gli impegni assunti erano solo carta straccia e che oltre allo smembramento degli uffici ed alla riconversione delle agenzie, ben 1500 posti di lavoro saranno definitivamente cancellati.

Ecco cosa può fare la politica: ricordare a chi ha la memoria corta gli impegni e farli onorare. A costo, anche, di rivedere tutte le collaborazioni che gli enti locali calabresi intrattengono con la UBI Carime (Tesoreria della Regione Calabria in primis).

Per un ente, grande o piccolo che sia, conviene avere a che fare con una banca locale, con la quale interfacciarsi in tempo reale, o servirsi di una banca che ha la propria direzione a due o trecento chilometri di distanza?

 

Sergio Nucci

Buongiorno Cosenza - Italia Futura Calabria