ANCORA SULLA LAIRTE

25/10/2011

 

Apprendo, con sincera soddisfazione, che in merito alla vicenda degli operai della LAIRTE, finiti nei giorni scorsi in cassa integrazione, la Telecom ha inteso assumere impegni ben precisi ed orientati a trovare soluzioni a tutela dei posti di lavoro oggi in predicato.

La querelle che vede coinvolte la LAIRTE e le sue maestranze merita sensibilità e attenzione da parte degli enti come la Telecom che devono, in ossequio ad una sana economia della nostra regione e al fine di garantire la sopravvivenza delle imprese calabresi, ricercare in ambito territoriale sinergie e collaborazioni, da parte della politica che deve farsi carico di supportare il made in Calabria volano di sviluppo per l’intera economia locale e, infine, da parte di chi ha il compito di assicurare principi di legalità in un settore come quello degli appalti nel quale il profitto, a volte, è a scapito di chi onestamente e diligentemente lavora.

Assieme alle donne ed agli uomini di Buongiorno Cosenza continuerò a seguire la vicenda della LAIRTE e di tutte le aziende che vivono analoghe situazioni, disponibile, se sarà necessario a far sentire ancora la mia voce.

 

Sergio Nucci

Consigliere Comunale di Cosenza

Presidente Gruppo "Polo Civico - Buongiorno Cosenza"

ORDINARIA NON STRAORDINARIA

24/10/2011

 

I pesanti tagli, imposti dal governo centrale, sottopongono le autonomie locali a enormi sacrifici. Il più delle volte, il mancato trasferimento di risorse comporta la riduzione o la cessazione di alcuni servizi, alcuni dei quali essenziali. Tuttavia, esistono alcuni settori che, almeno in teoria, non dovrebbero risentire della scure abbattutasi sulla finanza locale. Mi riferisco a quei servizi pagati direttamente dalla collettività (in realtà dai più indisciplinati) con i proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie. L’articolo 208 del Codice della Strada sulla questione è chiaro: una quota compresa tra il 25 ed il 50% delle multe, deve essere impiegata per interventi di sostituzione, di ammodernamento, di potenziamento, di messa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell'ente. Ciò significa che diverse centinaia di migliaia di euro - se non di più - che il comune di Cosenza incamera, a fronte delle tantissime sanzioni elevate devono, lo dice la legge, essere reimpiegate, ad esempio, nella manutenzione dei nostri impianti semaforici. Ciò da diversi anni non accade. Perché? Forse la somma raccolta per multe comminate è di scarsa entità o forse i nostri impianti semaforici non abbisognano di interventi manutentivi? Nulla di tutto ciò, eppure nessun semaforo in città si può definire efficiente. Sulla questione ho interrogato il nostro Sindaco. Si tratta, in realtà, di ordinaria amministrazione. Ordinaria non straordinaria, si badi bene, un po’ come tagliare l’erba, pulire le strade o riparare qualche cordolo, ma sufficiente a far maturare nell’animo del cittadino la sensazione di vivere in una città normale. Tornando al problema, non sta a me stabilire le cause di questa, ennesima, inefficienza, però è mio compito segnalare a chi di competenza quanto accade e sollecitare chi ne ha titolo, non solo a porre rimedio al disservizio, ma a chiarire una volta per tutte, che fine facciano i proventi delle multe che pur se incamerati prendono altre vie. Quali?

 

Sergio Nucci

Consigliere Comunale di Cosenza

Presidente Gruppo "Polo Civico - Buongiorno Cosenza"

NUCCI: MOLTE PROGETTAZIONI, POCHE OPERE

29/09/2011

 

«Noto attorno al sindaco grande apprezzamento per questi primi mesi di amministrazione che dimostrano un dinamismo cui non eravamo abituati. In effetti non è paragonabile alla precedente consiliatura, ed ha restituito alla città una rinnovata fiducia nell'istituzione comune». Parla Sergio Nucci, capogruppo consiliare del Polo civico-Buongiorno Cosenza, schierato con Mario Occhiuto al ballottaggio dopo avere corso da solo al primo turno. L'intesa è stata siglata in virtù di alcuni punti programmatici sui quali all'epoca c'è stata piena intesa, e che ora Nucci rispolvera, chiedendone il rispetto per continuare a sostenere questa maggioranza: dalla Circolare veloce al servizio notturno dei vigili urbani, dalla manutenzione su richiesta al reparto di cardiochirurgia, dallo Sportello unico di prenotazione allo spostamento delle autolinee.

«Sicuramente – riprende Nucci – su tutte queste iniziative sono state dette molte parole, pure confortanti, ma i punti programmatici, invece, sono stati pochi. Sto aspettando la loro realizzazione ma io puntavo sui primi cento giorni per concretizzarli molti, perché è possibile. Cardiochirurgia, a esempio, in un ospedale hub come l'Annunziata, è un fatto automatico. La circolare veloce si può fare e infatti il sindaco ci sta lavorando. Per quanto riguarda lo spostamento delle autolinee – aggiunge Nucci – è una questione di poche ore, però bisogna crederci e avere il coraggio di farlo».

Il consigliere sottolinea che si sta lavorando molto sulle progettazioni: «Vedo che c'è molta voglia di realizzare quanto meno la parte progettuale di opere sulle quali nutro seri dubbi per quanto riguarda l'effettiva cantierizzazione considerate le ristrettezze economiche in cui ci dibattiamo. E che non sono certamente tutte ascrivibili ad Occhiuto. Le linee programmatiche parlano di un piano di opere pubbliche di 500 milioni di euro. Forse – sigilla Nucci con un filo di sarcasmo – io vivo in un altro mondo, oppure quando è stato proposto il piano la crisi non si faceva sentire in maniera così forte e cruda. Sinceramente credo ci sia un sovradimensionamento».

 

Domenico Marino

Gazzetta del Sud

SULLA VICENDA LAIRTE

13/10/2011

 

Ne sono convinto, di questi tempi fa molto più rumore parlare dei privilegi della casta, ma non inseguo l’audience, e ossequioso del “de minimis non curat praetor” dei nostri antenati, mi occuperò di una questione per la quale la politica con la P maiuscola, dovrebbe avere ben altra attenzione.

Innanzitutto un plauso ad una certa stampa che ha fatto quanto ha potuto per non far cadere nell’oblio le giuste rivendicazioni, non già di chi il lavoro vorrebbe trovarlo, ma di coloro che avendolo se lo vedono scippare da comportamenti a dir poco incomprensibili da parte di aziende che forse ritengono la Calabria una mucca da mungere.

Sto parlando della cassa integrazione per alcuni lavoratori della “Lairte”, una società cosentina che impiega un centinaio di operai. Non siamo a Termini Imerese né a Mirafiori, siamo a Cosenza dove anche poche decine di operai in cassa integrazione sono un problema molto più impellente della parking card ai consiglieri comunali.

I fatti sono noti, più di dieci anni fa, sollecitati dalla ditta Ceit Impianti di Chieti che garantiva le commesse sul territorio, alcuni volonterosi lavoratori misero su una azienda, la Lairte appunto, che doveva svolgere in nome e per conto della CEIT lavori per Telecom.

Le cose hanno funzionato fino al 2009 quando la Ceit ha ridotto drasticamente le commesse all’azienda cosentina, nonostante mantenesse appalti milionari nella nostra terra. Se ciò non bastasse l’azienda chietina qualche mese addietro ha presentato agli operai della Lairte una liberatoria riguardante i compensi che venivano erogati, pena, alla mancata apposizione della firma, la sospensione dei pagamenti. Commesse ridotte, liberatoria sui compensi, alla Lairte non è rimasto altro che attivare la cassa integrazione per 30 operai, i quali altro non hanno potuto fare che protestare civilmente, e denunciare che, nonostante le commesse della Telecom non fossero diminuite, loro si ritrovavano in cassa integrazione e ad un passo dal licenziamento.

Ma c’è di più, secondo gli stessi operai, la Ceit ha mantenuto le sue commesse e si servirebbe per l’effettuazione dei lavori nella nostra provincia di ditte sub-appaltatrici non in regola, non in sicurezza, e con personale all’ottanta per cento in nero.

Accuse gravissime che se provate però, meriterebbero l’interessamento della magistratura ed anche della stessa Telecom, committente degli interventi, alla quale gli operai si sono rivolti per avere rassicurazioni sull’argomento.

Ed ecco, allora, il ruolo della politica , quella con la P maiuscola.

Quello che dinanzi a fatti come questo, si interroga ed interroga gli organi deputati a vigilare affinché si faccia chiarezza, ovvero si dica se le ditte che sostituiscono nelle commesse questa bella realtà nostrana lo stanno facendo rispettando orari, retribuzioni e prescrizioni o se la loro è in sostanza una concorrenza “sleale”.

Questo chiedono quei lavoratori, questo dobbiamo chiedere noi come operatori della politica a chi le risposte deve dare.

Poi ci sarà sempre tempo per parlare delle parking card, o dell’arroganza di coloro che pensano di evadere le tasse di affissione in questa città, imbrattandola in ogni dove per pubblicizzare iniziative che restano, purtroppo, solo belle ma vane parole.

 

Sergio Nucci

Consigliere Comunale di Cosenza

Presidente Gruppo "Polo Civico - Buongiorno Cosenza"

 

CERCHIAMO SINERGIE

26/09/2011

 

Nei mesi scorsi, dopo essere stato adibito ad aula bunker, è ritornato nella disponibilità del nostro Comune, il bocciodromo di via degli Stadi.

Nato per consentire a tanti appassionati di bocce di praticare questo sport in un impianto sportivo all’avanguardia, il bocciodromo non è mai entrato in funzione, trasformato, fin da subito, in aula bunker per la celebrazione dei maxi processi tenuti in città.

Una trasformazione radicale che, aggiunta all’incuria dei suoi gestori, ne ha stravolto ruolo e funzioni.

Oggi, dopo anni e anni, torna nella disponibilità del nostro comune, ma ci torna, come detto, assolutamente privo dei suoi connotati originari.

Nel bocciodromo, infatti, non è più rintracciabile l’originaria vocazione, ma proprio per questo può oggi rinascere e diventare qualcosa di nuovo, di utile alla società cosentina. Per far questo però occorrono fondi. Tanti. Troppi per le nostre provate casse. Allora è necessario inventarsi qualcosa.

Pensare ad un qualcosa che serva a rilanciare tutta quella zona, proponendo un’idea che la trasformi in punto di riferimento per Cosenza ed il suo hinterland. Serve necessariamente qualcuno che, a fronte della spesa necessaria al suo recupero, tragga un profitto per sé e per gli altri.

Ecco l’interrogazione rivolta al Sindaco quest’oggi, con l’invito a coinvolgere, nel piano di recupero dell’ex-bocciodromo, la Camera di Commercio di Cosenza.

La città da qualche anno non ha più a disposizione il suo quartiere fieristico, che tante belle e proficue iniziative ha visto alternarsi all’ombra delle famose cupole geodetiche di viale Magna Graecia.

Il bocciodromo, in mano ad un ente serio e solido come la Camera di Commercio, potrebbe riprendere vita.

Potrebbe diventare area espositiva e surrogare il defunto quartiere delle cupole, in attesa che si realizzi una nuova area fieristica degna della nostra città.

L’ente camerale avrebbe i fondi per rendere la struttura funzionale e fruibile, avrebbe le energie per renderla appetibile e soprattutto avrebbe la spinta del mondo che rappresenta, per trasformare quell’area da anonima e desolante in importante e trainante realtà per l’economia cittadina.

E’ una opzione, forse non l’unica, ma certo una delle più praticabili, atteso l’interesse che l’ente camerale nutre verso iniziative che favoriscano lo sviluppo economico in un momento così carico di incertezze e problematiche. Un’area espositiva diventerebbe un volano per l’economia.

Cosenza vive di commercio ed aiutare il commercio significherebbe aiutare la città intera.

Una sensibilità della politica in questa direzione, a mio avviso, sarebbe auspicabile. E sarebbe un modo di aiutare concretamente quel terziario di cui si nutre la città. Più di una sagra e più di una passerella mondana.

Sono certo che il Sindaco Occhiuto saprà cogliere questa opportunità.

 

Sergio Nucci

Consigliere Comunale di Cosenza