DOCUMENTO DEI GRUPPI DI MINORANZA

13 Febbraio 2007

 

I gruppi di minoranza del Consiglio Comunale di Cosenza:

 

* preso atto dell'indecoroso comportamento dei consiglieri di maggioranza che in data odierna hanno disertato l'aula al momento della fase finale della discussione sulla petizione popolare in favore della istituzione di una facoltà universitaria nel centro storico di Cosenza;

* considerato che il Presidente del Consiglio, con la sua decisione di sospendere la seduta, togliendo la parola ad un consigliere cui era già stata concessa, si rendeva di fatto garante degli interessi della maggioranza,venendo meno al suo ruolo istituzionale "super partes";

* verificato che ai consiglieri di maggioranza interessano più le questioni interne al loro raggruppamento anziché la risoluzione dei problemi della città;

tutto ciò premesso:

occupano simbolicamente l'aula consiliare e decidono di non partecipare alla seduta del 14 Febbraio 2007 in segno di protesta contro la maggioranza che sgoverna  Palazzo dei Bruzi.

 

Fabrizio Falvo A.N.

Sergio Bartoletti Gruppo Misto

Massimo Bozzo e Massimo Commodaro UDC

Vincenzo Adamo, Sergio Nucci e Carmine Manna GARP

Francesco Gaudio RC

VORREI DIRE LA MIA

9 Febbraio 2007

 

Pregevole il lavoro svolto per l’onomastica cittadina dalla commissione di saggi nominata dal Sindaco Perugini. Per alcuni versi assolutamente innovativo. Salta agli occhi però, la constatazione che in una ricognizione così certosina siano assenti alcuni personaggi non del tutto estranei alla storia della città.

Non me ne vogliano gli esimi commissari se mi permetto di suggerire anch’io alcuni cosentini ai quali è giusto che la nostra comunità tributi un riconoscimento.

Ricordo che già in passato, con una mia decisa presa di posizione, feci intitolare una piazza ad un cosentino caduto nell’oblio un tal Michele Bianchi che aveva come unico torto quello di essere finito sui libri di storia.

Fiducioso per il precedente, dunque, mi accingo a sottoporre alle autorità competenti le mie indicazioni.

Comincerei con il segnalare Orlando Mazzotta, illustre avvocato del foro cosentino, che  rappresentò nel corso della carriera un esempio di probità e correttezza.

Mi farebbe piacere venisse ricordato Fausto Lio, sindaco della città negli anni settanta, che guidò il comune con serietà e passione.

Prendendo spunto da una dichiarazione del Sindaco Perugini di qualche mese fa, terrei a mente Francesco Gallina, importante giornalista cosentino recentemente scomparso.

E vado oltre, ricordando due figure (per le quali è agli atti una richiesta di intitolazione firmata da tutti i consiglieri comunali) la cui assenza nell’elenco presentato suona quasi come oltraggiosa per la comunità che li ha visti protagonisti sempre nel bene ed a favore della propria gente. Parlo di Guglielmo Nucci e Pasquale Perugini. Direttore dell’Ufficio Regionale del Lavoro e più volte membro del governo il primo,  Presidente della Regione Calabria e successivamente parlamentare il secondo.

Di loro il ricordo in città è ancora vivo tanto che in molti hanno notato che in un elenco così articolato non abbiano trovato ospitalità persone di questa moralità e di questa statura.

Che gli esimi commissari fossero certi che questa città avesse già tributato loro il dovuto riconoscimento?

 

Sergio Nucci

Consigliere Comunale di Cosenza

I FACCITUOSTI 4

31 Gennaio 2007

 

La stampa locale ci conferma che in una trasmissione televisiva nazionale, un deputato cosentino ha affermato che sullo stemma della città di Cosenza è raffigurato un Castello.

La notizia, rapidamente diffusasi in città, ha creato un po' di scompiglio sopratutto a Palazzo dei Bruzi dal momento che  sembra che il Sindaco Perugini, per non smentire il buon amico nonché alleato, stia pensando di modificare il comma 9 dell'articolo 1 dello Statuto nel quale lo stemma della città viene espressamente descritto così: "Sette Colli su fondo azzurro attraversato in basso da un fiume".

La nuova versione, secondo i bene informati, dovrebbe essere la seguente: "Sette Colli, di cui uno con castello, su fondo azzurro attraversato in basso da un fiume".

C'è solo un piccolo problema: se poi il Castello non lo mettono sul Pancrazio?

 

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CHI SA, PARLI!

5 Febbraio 2007

 

Covelli ha indubbiamente ragione: si faccia finalmente luce su quanto è avvenuto nella città di Cosenza negli ultimi anni.

L’appello del capogruppo diessino non deve cadere nel nulla nonostante ci sia forte il dubbio, ma di questo non c’è conferma, che Covelli chieda l’intervento della Commissione Antimafia perché consapevole che questo organismo parlamentare non ha alcun potere di indagine su questioni che poco hanno a che fare con la mafia.  Al massimo, nella nostra città, potrebbero configurarsi reati di associazione a delinquere semplice, consumata tra ingordi politici in cerca di consensi e/o finanziamenti e spregiudicati operatori di natura tanto varia quanto pericolosa, ma sicuramente non di associazione a delinquere di stampo mafioso.

Tuttavia, ragionando in positivo e prendendo il meglio dalle parole di Covelli, è indubbio che il forte richiamo alla legalità va colto e girato paro paro, se non alla Commissione Antimafia, almeno alla magistratura cosentina inquirente che farebbe bene, innanzitutto, ad ascoltare Covelli, che da come parla sembra essere persona informata sui fatti, ed eventualmente, se ce ne fosse la volontà, a rileggere un po’ di interrogazioni che la Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno ha presentato fino ad oggi al Sindaco Perugini e dalle quali (interrogazioni) potrebbe venire fuori qualche utile spunto per un volenteroso magistrato in cerca di fatti e non di scoop. Il tutto, naturalmente, in tempi ragionevolmente brevi, prima cioè che qualche furbetto del quartierino confonda a tal punto le carte da rendere vano l’intervento perfino del più astuto degli investigatori.

E allora,  tutti con Covelli e la buona amministrazione a conferire con i magistrati che vorranno mettere le mani in questi ultimi spinosi anni di vita politico-amministrativa della nostra città, Noi il nostro lo abbiamo fatto, lo stiamo facendo e probabilmente, visto come vanno le cose, continueremo a farlo. Non ci fermeranno certo le allusioni, le velate minacce e le accuse dette e non dette. Andremo avanti come carri-armati pronti a far valere le ragioni dei concittadini che ci hanno consegnato un patrimonio di voti considerevole.

Orsù, dunque, che si faccia chiarezza. Chiarezza anche sui candidati inquisiti alle scorse elezioni amministrative, su quelli inquisiti successivamente e, con un po’ di “fortuna”, su quelli che inquisiti…. lo saranno.

 

Sergio Nucci

 

IL CONSIGLIERE TEMPISTA

23 Gennaio 2007

 

Credo che il mio tempismo sia incontestabile. Lo dimostra il fatto che  diverse mie interrogazioni vengono ripresentate, anche se a distanza di mesi (Aroldo Tieri – Cimitero etc.), da colleghi del consiglio a riprova, se ce ne fosse bisogno, che i problemi li conosco e li affronto con la dovuta determinazione.

Solo un appunto: qualche giornalista nel ri-pubblicare le notizie dovrebbe, quantomeno, fare riferimento a chi i problemi li ha sollevati per primo.

Ciononostante nessun problema. Se in questa città la cooperazione è necessaria per eliminare le situazioni di disagio che ben vengano i "rinforzini" e poi, come si dice…repetita juvant.

 

Sergio Nucci