SICUREZZA IN OSPEDALE

11/10/2010

 

La vicenda relativa al ridimensionamento della vigilanza negli ospedali cosentini, voluta dal commissario dell'azienda ospedaliera, lascia perplessi per due motivi facilmente comprensibili: da un lato perché tale decisione, come già abbondantemente segnalato,  priva le strutture sanitarie di personale idoneo alla sorveglianza ed alla prevenzione di reati di ogni tipo (minacce, lesioni, furti); dall'altro perché a causa del ridimensionamento, l'Istituto di Vigilanza cui è affidata la sorveglianza dell'azienda ospedaliera, ha proceduto al licenziamento di ben cinque guardie giurate ponendo, al contempo, le restanti unità in cassa integrazione

Concordiamo che i tagli debbano essere operati, ed anche in maniera radicale, tuttavia sarebbe più utile ridurre gli sprechi anziché tagliare i servizi grazie ai quali gli ospedali cosentini hanno mantenuto, fino ad oggi,  livelli minimi di vivibilità e per gli operatori sanitari e per quanti  - e sono molti - vi si rivolgono.

Il Sindaco può e deve far sentire la sua autorevole voce… del resto è o non è anche la massima autorità sanitaria della città?

 

Sergio Nucci

Consigliere Comunale di Cosenza

IL PROBLEMA EDILIZIA POPOLARE

05/10/2010

 

La questione della mancanza di fondi per l’edilizia popolare, da almeno dieci anni, in Calabria come nel Paese, è stata affrontata con decisione e chiarezza dal Presidente del Patto Casa, Tonino Perrelli, nel suo forte appello agli Organi Istituzionali regionali, provinciali e comunali.

Il problema sta venendo a galla in tutta la sua drammaticità acuito anche dalla persistente crisi economica che condiziona fortemente la capacità di investimento dei piccoli risparmiatori. In questo contesto il mercato immobiliare, pur in presenza di un gran numero di appartamenti di civile abitazione su piazza, accusa il brusco stop causato dall’eccesiva volatilità dei redditi delle famiglie e dalla mancata concessione di credito (mutui) da parte delle banche.

Per sopperire a tale congiuntura, i governi centrali e regionali, in mancanza di fondi, potrebbero, però, affidare la soluzione del problema ad un meccanismo privato/pubblico con la formula dell’housing sociale (costruzione di nuovi appartamenti da affittare a canone moderato a famiglie poco abbienti e a stranieri), soluzione questa sollecitata da Tonino Perrelli anche in passato.

Un’ulteriore alternativa a questa formula, che, statisticamente, è in grado di soddisfare non più del 20% del fabbisogno, potrebbe essere rappresentata dall’agevolazione, con incentivi, dell’offerta in locazione di diversi alloggi già ultimati o in fase di ultimazione, compresi i tanti uffici che sono inutilizzati.

In ogni caso, la disponibilità di alloggi liberi non dipende dai proprietari che non vogliono affittare ma da fattori quali la crisi economica, la redditività minima degli alloggi, i dubbi sulla possibilità di tornarne in possesso alla scadenza del contratto.

Nessuna penalizzazione, dunque, per i proprietari ma una politica di incentivazione e promozione della “cedolare secca” (tassazione separata del fitto e quindi non cumulabile con il reddito personale) che agevolerebbe anche la drastica riduzione del “nero”.

 

Sergio Nucci

Consigliere Comunale di Cosenza

LA NOTTE BRUZIA

25/09/2010

 

L’iniziativa era lodevole, il programma pieno di attrazioni e attività, allora, che cosa non ha funzionato? Mi riferisco alla Notte Brutia della scorsa notte, la cosiddetta notte bianca cosentina.

Strade scarsamente affollate, negozi per la maggior parte chiusi e corrente elettrica che andava e veniva hanno caratterizzato questo evento notturno sul quale, a suo dire, l’amministrazione comunale aveva puntato per dare input all’economia cittadina.

Sicuramente, l’evento è stato poco pubblicizzato e, comunque, non per tempo; i commercianti non sono stati coinvolti nell’organizzazione del progetto (cosa, a mio parere, di primaria importanza), per cui hanno dato forfait.

Quello che affiora in modo impietoso è che la città ormai da tempo non segue più Perugini & Co.; ogni occasione è buona per boicottare iniziative e progetti seppur lodevoli.

Bisognerebbe prenderne atto e, molto semplicemente, avere il coraggio di mettersi da parte.

E’ un segno del destino che anche il tempo abbia fatto la sua parte con scrosci d’acqua altalenanti?

Piove sempre sul bagnato.

 

Sergio Nucci

Consigliere Comunale di Cosenza

PERUGINI UN NOVELLO GHEDINI

28/09/2010

 

E’ un Salvatore Perugini sinceramente soddisfatto quello che festeggia l’elezione di Antonio Ciacco a Presidente del Consiglio Comunale di Cosenza. Non tanto e non solo per il cursus honorum del neo presidente quanto per avere, con un’incessante opera di mediazione, costruito, nelle segrete stanze di Palazzo dei Bruzi, una elezione che ai più, specie tra i suoi sostenitori, sembrava roba da fantascienza. C’è di che andare orgogliosi, non c’è che dire. Un successone quello conseguito nell’ultimo Consiglio Comunale: avere ricompattato sul nome di Ciacco (solo venti voti) la sua maggioranza.

Miglioramento prima della morte? probabilmente si. Si è trattato, quasi certamente, di uno di quegli aneliti di vitalità e lucidità che l’agonizzante ritrova prima di spirare, politicamente si intende. Perché, purtroppo per lui, la fine di questa esperienza amministrativa si avvicina a grandi passi (e nonostante quello che dice il Commissario Musi), segnata anche dall’arrogante decisione di cancellare con un voto illegittimo un O.d.G. costruito in questi anni da consiglieri di maggioranza e di opposizione, ed eliminato con un atto di imperio. La giustificazione? Gli argomenti vanno preventivamente discussi nelle commissioni. Giusto! se non fosse che i punti cassati erano iscritti da anni nell’agenda del consiglio. Ma da uomo di legge Perugini, novello Ghedini, propone e fa approvare una  legge retroattiva. Alla faccia del diritto.

Due i veri motivi del provvedimento: consentire al gettonificio di funzionare a pieno regime offrendo alle commissioni, convocate in quantità industriale e su argomenti risibili, di occuparsi di questioni più alte ed, al contempo, evitare il confronto in consiglio davanti la città che vede in tv le gesta dei suoi eletti.

Ma come umanamente dargli torto? Ogni volta che il sindaco di Gradinate in Scena si presentava in consiglio doveva, quando non impegnato in occupazioni più istituzionali (celebrazioni di matrimoni, navigazione su facebook), ascoltare un fuoco di fila di critiche e lagnanze provenienti non solo dai banchi dell’opposizione, fatto questo comprensibile, quanto dai suoi stessi sostenitori, alcuni dei quali sono già sul mercato pronti a salire sul carro del candidato con più chance di vittoria, di destra o di sinistra non importa, basta che vinca.

Con la decisione di cancellare più di trenta punti dall’agenda del consiglio e con la certezza di poter contare su un presidente spudoratamente di parte, Salvatore Perugini ed il suo sodale Franco Ambrogio sono certi che potranno condurre, nei pochi mesi che restano, una navigazione meno rischiosa. Non rinunciando a qualche intitolazione di strada o a qualche passerella mondana e riservando il taglio del nastro dei pochissimi lavori pubblici, (farina di altri sacchi), a tempi immediatamente preelettorali, perché il poco che si è fatto sarà bene farlo vedere e con tanto di pennacchi e banda in festa.

Dal canto nostro continueremo a dire le cose con la schiettezza che ci ha contraddistinto in  questi quattro anni e mezzo.

Diretti, puntuali ed impietosi verso chi aveva il dovere morale di governare con fermezza e trasparenza questa città per rimanere negli annali come esempio di buon amministratore ed ha finito, invece, per avere accomunato amici e nemici nel giudizio di aver guidato la peggiore amministrazione a memoria di cosentino.

Contento lui…

 

Sergio Nucci

Consigliere Comunale di Cosenza

 

LA CITTA' OSTILE

23/09/2010

 

La problematica della disabilità nella nostra città non trova, ormai da tempo risposte adeguate.

Chi dice di stare dalla parte dei più deboli e, al contempo, non fa nulla per risolvere le tribolazioni che ogni giorno affrontano gli ipodotati, è sicuramente molto peggio di chi scientemente decide di non occuparsi della questione. E’ quello che capita nella nostra città dove per proclami e promesse non si è secondi a nessuno ma in quanto a realizzazioni si è davvero all’anno zero.

Vivere la disabilità è un problema non solo per chi vi coesiste tutti i giorni ma per quanti sono a stretto contatto con i portatori di handicap, siano essi familiari, siano essi operatori del sociale.

Con questa amministrazione non è stato avviato nessun programma organico e coerente di lotta all’emarginazione dei meno fortunati, anzi. Prova ne è che le organizzazioni deputate ad alleviare, almeno in parte, i disagi di questi cittadini, il più delle volte, non sono state messe nelle condizioni di operare. A cominciare dalla mancanza di carburante per i mezzi adibiti trasporto dei disabili. Eppure sarebbero bastate piccole cose per rendere meno dolorosa ed angosciante l’attesa di vita di quanti hanno funzionalità ridotte.

E non esistono categorie più e meno fortunate. Cosenza è, di fatto, una città ostile per i potatori di handicap, anzi invivibile. L’elenco delle precarietà sarebbe lungo; dalle barriere, non solo architettoniche, di vie e piazze (scivoli inesistenti, passaggi pedonali ostruiti) ai mancati adeguamenti di mezzi e locali pubblici, all’insufficienza ed in alcuni casi all’inesistenza di strutture di supporto (segnalatori acustici ai semafori, strumenti di sollevamento e via discorrendo.). Su questi punti l’attenzione si sarebbe dovuta concentrare con intraprendenza e determinazione. Perché su questo argomento non c’è mediazione. Su questa battaglia non ci sono concessioni. O si adotta una politica per i portatori di handicap o non la si adotta, ed a Cosenza si è scelta la seconda via.

Vorrei, almeno su questo, essere smentito. Vorrei che qualcuno controbattesse con le realizzazioni a questa denuncia. Vorrei, che almeno per una volta qualcuno si alzasse e dicesse: per queste persone abbiamo adeguato le strutture comunali, predisposto un servizio di trasporti ed assistenza, dotato marciapiedi e strade di ausili alla deambulazione. Vorrei che qualcuno dicesse: abbiamo fatto.

Ma so che così non è stato e che quindi nessuno potrà smentirmi. Una scrollata di spalle e tutto sarà rimandato alla prossima tornata elettorale. Con tanto di fantasmagorici programmi e roboanti proclami.

Dico fin d’ora che questa sarà la buona battaglia di chi correrà per guidare Cosenza nei prossimi cinque anni. Questa sarà la battaglia di chi ama Cosenza ed i suoi figli meno fortunati.

Perché da questo impegno parte la nuova Cosenza che ci si attende dal prossimo Sindaco. Ben venga chiunque, e di qualsivoglia provenienza politica o partitica a patto che al centro di ogni ragionamento ponga davvero il cittadino ed i suoi diritti.

 

Sergio Nucci

Consigliere Comunale di Cosenza