SAKINEH E' UNA DI NOI

06/09/2010

 

In tutto il mondo la giovane iraniana  è diventata, suo malgrado, il simbolo della battaglia per i diritti civili e la propria autodeterminazione.

La condanna alla lapidazione per adulterio che ha subito e che potrebbe portare alla sua esecuzione nei prossimi giorni ha, per fortuna, smosso le coscienze in tutto il mondo e sta provocando reazioni forti da parte dei governi e dei popoli.

Di fronte ad eventi del genere poco può un ente locale, se non operare per sensibilizzare l’opinione pubblica del proprio territorio e inviare messaggi a livello simbolico. Così come tantissimi enti locali in Italia, credo che anche Cosenza possa e debba fare qualche gesto per dimostrare la sensibilità della popolazione, la solidarietà a questa donna e il disgusto verso forme così oppressive delle libertà personali.

Lo proporrò al prossimo Consiglio Comunale che si terrà giovedì 9 settembre.

 

Sergio Nucci

Consigliere Comunale di Cosenza

UN AGOSTO SERENO

07/08/2010

 

Per la giunta Perugini, quello che sta trascorrendo, doveva essere un agosto sereno. Sereno almeno nelle intenzioni dell'esecutivo che pensava, nell'ultimo anno che le resta, di poter inanellare, con una serie di operazioni che sarebbe giusto definire "ad orologeria", un qualche successo che potesse far risalire le quotazioni dell'amministrazione piú invisa a memoria di cosentino. Diverse le opportunità in mano a sindaco & co. e comunque idonee a modificare, almeno parzialmente, nell'immaginario del cosentino medio, un giudizio impietoso ma coerente con i risultati, inesistenti, conseguiti da palazzo dei Bruzi in questi quattro anni. A pensarci bene, peró, anche questa trovata di risevare a fine mandato i coupe de theatre si è rivelata un vero e proprio boomerang, se è vero che alle annunciazioni più che plausi sono seguite critiche. I 300 metri del viale Parco, ad esempio, restituiti alla città da pochi giorni, e dopo molti anni di chiusura, testimoniano di un “agitato immobilismo” proprio di questa amministrazione. Cosi come la presentazione della toponomastica cittadina, una manovra di chiaro stampo elettorale, che ha già sortito critiche feroci per assenze incomprensibili nel novero di tanti nomi illustri ed illustri sconosciuti, presentati seguendo la logica del doppio, e del triplo annuncio, lo stesso usato per la videosorveglianza più volte sbandierata ma nei fatti mai partita. Miracoli della comunicazione. Da noi le vacche di Fanfani qualcosa, in fondo, l’hanno insegnata. Tornando ai lavori pubblici nessuno ha ancora spiegato a commercianti e cittadini che senso ha avuto chiudere corso Mazzini dal momento che non si ha notizia circa tempi e modi sui lavori di completamento dell'area pedonale. A molti è sembrato più un dispetto che una reale esigenza. Chiacchere e distintivo. Chiacchere come quelle sul bando europeo per lo smaltimento dei rifiuti del quale non si ha traccia in Comune o come quello per l'affidamento della Città dei Ragazzi diventato una barzelletta da qualunque parte lo si guardi. Una vicenda che ha assunto i contorni di una sorta di demagogica ritorsione verso chi ha svolto con impegno e passione il proprio lavoro. Ma in realta tutte le situazioni lavorative presentano solo ombre e nessuna luce. Demetra e Multiservizi su tutti. E a nulla vale la solidarietà più volte espressa a questi lavoratori se nella stanza dei bottoni non si prendono le giuste decisioni ed a pagare si sa, sono i più deboli.... in questo caso operatori senza stipendio nè certezze sul proprio futuro.

Futuro che invece sembra garantito per i fortunati che vinceranno il concorsone per i dirigenti. Su questo a Palazzo dei Bruzi hanno le idee chiare. Soldi non ce ne sono ma caricarsi di ben 11 dirigenti fará solo bene alla macchina comunale. Tanti partecipanti, tante attese, forse anche tante promesse, di certo c'è che anche stavolta la tempistica l'ha fatta da padrone. A pochi mesi dalle elezioni ecco un bel concorso. A questo proposito devo ribadire di non aver avuto ancora i documenti richiesti molto tempo fa sui partecipanti ed i loro titoli. Vorrei fugare i sospetti che dietro questo concorso si possa celare una sorta di manovra clientelare in vista della prossima tornata elettorale.

Tanti, dunque, i problemi irrisolti per Salvatore Perugini. E pensare che questo agosto, l'ultimo, per la sua giunta, doveva esser un agosto sereno.

 

Sergio Nucci

Consigliere Comunale di Cosenza

 

AL PREFETTO ED AL PRESIDENTE DELL'ANCI

14/06/2010

 

I sottoscritti Francesco Gaudio e Sergio Nucci, consiglieri comunali a Cosenza, espongono quanto segue.

Da circa sei mesi, Lei ricopre il delicato incarico di Prefetto a Cosenza e avrà acquisito già molti elementi relativi alla nostra realtà.

Nel Suo ruolo, ha subito impattato con delle situazioni dure, da sempre pesanti nei territori del Mezzogiorno ed oggi ancor di più a causa della fase di crisi che stiamo attraversando. Ci riferiamo in  particolare ai disagi sociali, alla perdita di posti di lavoro, all’emergenza abitativa, alle condizioni di vita di vecchie e nuove povertà e dei migranti; avrà avuto modo di rilevare la più totale assenza, in questa direzione, di ogni attività di contrasto dell’Amministrazione Comunale.

Ma oggi vorremmo sottoporre alla Sua attenzione un problema di democrazia violata e di assenza delle regole più elementari nella vita amministrativa della nostra città, che svuota di senso le istituzioni democratiche e rivela chiaramente una concezione proprietaria della cosa pubblica e autoritaria della politica e dell’amministrazione.

Sono mesi che l’Amministrazione non permette ai consiglieri di opposizione di svolgere il loro ruolo, istituzionalmente previsto, di verifica e controllo.

Non dà risposta alle interrogazioni, presentate con qualsiasi richiesta di modalità di risposta, nonostante si dovrebbe rispondere periodicamente in aula a quelle che la richiedono verbale, entro venti giorni a quelle che la richiedono scritta.

Non si evadono le richieste di documenti e atti da tempo. Ma gli atti, fatte salve le disposizioni previste dalla tutela della privacy, non dovrebbero essere tutti a disposizione pubblica? Ancor di più nei confronti di chi è stato eletto?

Per denunziare ciò, si è effettuato nel mese di settembre uno sciopero della fame di tre giorni con tanto di permanenza in tenda davanti al portone del Municipio in Piazza dei Bruzi. Senza esito alcuno!

Infine, le ultimissime determinazioni in merito ai consigli comunali. Giacciono negli ordini del giorno da molti mesi diversi argomenti proposti da consiglieri dell’opposizione; non vengono mai discussi sperando che poi siano ritirati in quanto superati ed inattuali o per pura e semplice stanchezza.

La cosa è formalmente possibile, ovviamente è rivelatrice della natura di questa Amministrazione. Formalmente, però, tutti gli argomenti non discussi devono apparire nell’ordine del giorno di ogni convocazione: non è possibile a nessuno cancellarli!

Invece, nella convocazione in seduta ordinaria del Consiglio Comunale di lunedì 14 (la prima organizzata dal nuovo Ufficio di Presidenza!), tutto il precedente ordine del giorno viene cancellato, ed anzi, con un modus operandi che sta diventando ancor più arrogante con l’approssimarsi della fine della consiliatura e della scadenza elettorale, non vengono inseriti neanche gli argomenti presentati all’Ufficio di Presidenza con le modalità ed i tempi utili. A cominciare da uno sul progetto di riconversione a carbone della centrale ENEL di Rossano, presentato a fine maggio e che evidentemente qualcuno ha inteso illegittimamente cestinare.

Tanto per metterLa a conoscenza di quanto avviene a Palazzo dei Bruzi a danno, a nostro avviso, del rispetto e della tutela degli organismi eletti e di ogni regola di funzionamento democratico delle Istituzioni. Ben saprà se i fatti raccontati meritano un intervento per il ripristino delle corrette regole e della impedita agibilità democratica.

Cordiali saluti

 

Francesco  Gaudio - Sergio  Nucci

Conisglieri Comunali di Cosenza

 

AMBROGIO E PAOLINI: UN PENSIERO COMUNE

06/07/2010

 

Leggo sulla stampa un’interessante riflessione che l’avv. Paolini propone prendendo spunto dall’annuncio del vice sindaco Ambrogio che in città verrà realizzata la “Cittadella della cultura". Nel suo dire, articolato ed impietoso, Paolini passa in rassegna molte delle occasione mancate da questa amministrazione e, in particolare, stigmatizza il fatto che a lanciare l’idea della nuova opera è nientepopò di meno che il vicesindaco in persona che, abbandonata la sua proverbiale riservatezza, comunica alla città che l’amministrazione Perugini in quanto a proclami ed a promesse non è seconda a nessuno. Enzo Paolini non risparmia ai lettori considerazioni note, ovvero che Ambrogio naviga nelle acqua comunali, e sempre con invidiabile fortuna, da circa un ventennio. E che proprio per questo motivo può ritenersi comprimario di tante scelte, alcune azzeccate altre meno. Ma la critica più ferma è per aver iniziato, con un anno di anticipo, una campagna elettorale annunciando opere che serviranno solo a compensare, ove mai possibile, gli errori di questi anni, ovvero l’assistere inermi al progressivo impoverimento della città di ruoli e funzioni. Nonostante le critiche però, in una cosa Paolini ed Ambrogio sono sulla stessa lunghezza d’onda: entrambi immaginano una realtà nella quale il consenso passa per la proposizione di grandi opere. Su questa visione, però che entrambi sbagliano. Il perché? Presto detto: entrambi non intercettano i desiderata di una popolazione ridotta allo stremo vuoi per la cattiva amministrazione di questa giunta vuoi per le macerie che una gestione economica ed urbanistica del passato ha prodotto in città A tutti farebbe piacerei vivere in una città a dimensione europea piuttosto che nord-africana, a tutti farebbe piacere annoverare tra le proprie mura monumenti o opere o iniziative degni di interesse ed attrattiva, ma a tutti, oggi più che mai, farebbe piacere vivere in un a città nella quale i sevizi minimi non siano un privilegio ma un diritto acquisito. E’ a queste grida d’aiuto e di rabbia dei cittadini scontenti che l’amministrazione Perugini è rimasta insensibile. A questa richiesta di vedere realizzata almeno l’ordinaria amministrazione che Perugini Co. non hanno dato risposta. Pagare le tasse per una raccolta dei rifiuti a dir poco insufficiente è stata una delle cose peggio tollerate dalla cittadinanza così come mal tollerati sono stati tutti i servizi manutentivi non resi e comunque ben al disotto della decenza. Questo è mancato e di questo dovranno rispondere glia attuali amministratori, a cominciare dal Vice Sindaco che non può, come giustamente dice Paolini, iniziare una campagna elettorale sulle macerie da egli stesso provocate. Porto a suffragare la mia tesi quanto capitatomi proprio prima di accingermi a scrivere queste poche righe. Stamane, di buon ora, ho segnalato agli uffici comunali competenti, il disagio di alcuni cittadini di via Monte San Michele che, da più mesi, vivono al buio per un guasto alla pubblica illuminazione. Dalla voce del responsabile, cortese e rassegnata, ho ricevuto notizia che l’intervento non può essere realizzato perché mancano le lampadine. Io comprendo che chiunque si candidi a guidare una città debba volare alto, pensare a grandi progetti e vendere un po’ di sano fumo, ma mi chiedo e chiedo ai cosentini: in questi anni hanno sognato la luna o hanno chiesto di cambiare le lampadine fulminate? Di navigare il Crati o di riparare i marciapiedi sconnessi? Di costruire l’aeroporto o ripristinare l’asfalto danneggiato? Mi chiedo e chiedo: i cosentini pensano che in questa città ci sia davvero bisogno di inventarsi nuove chimere o c’è necessità di riqualificare l’esistente riportando decoro e vivibilità nei quartieri periferici come in quelli centrali? Non so se sbaglio a parlare di lampadine fulminate o di strade pulite, di verde curato e di rispetto delle regole ,so però che in questi anni mi sono accorto di una cosa: i cittadini di Cosenza non pensano né all’auditorium né al ponte di Calatrava, opere rispettabilissime ma che poco si conciliano con l’idea di tanti di una città vivibile ed accogliente. La campagna elettorale è cominciata, ha ragione Paolini, e con essa i proclami. Spero solo che stavolta i miei concittadini più che al fumo guardino alla sostanza . A parlare per ciascuno di noi sono i fatti, forse anche la capacità di vendere noi stessi, ma soprattutto i fatti. Il mago che non ci azzecca prima o poi viene smascherato e allora ha due possibilità: o si ritira dalla attività …. o si da alla politica.

 

Sergio Nucci

Consigliere Comunale di Cosenza

 

CHE SIA LA VOLTA BUONA?

25/05/2010

 

Presentata oggi, all'ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale di Cosenza, la richiesta di convocazione dell’assise cittadina per la modifica del comma che disciplina la corresponsione dei gettoni di presenza ai consiglieri.

La vecchia norma, votata lo scorso 14 Marzo 2007, con i soli voti contrari dei consiglieri Sergio Nucci e Carmine Vizza, prevede la corresponsione di un gettone di presenza per ogni commissione partecipata (decisione, questa, che ha incrementato enormemente sia il numero di commissioni convocate che i conseguenti gettoni corrisposti).

La modifica proposta dagli 11 consiglieri firmatari prevede, in sostanza, un ritorno al passato, ovvero l’erogazione di un solo gettone giornaliero a prescindere se si presenzia ad  una o a più commissioni.

In un momento di austerity e di crisi economica diffusa, anche la politica deve farsi carico di rinunciare a compensi che, per quanto legittimi, si rivelano slegati dalla realtà.

Se c’è davvero la volontà di offrire atti concreti alla pubblica opinione, questa è l’occasione giusta. L’appuntamento, dunque, è fissato per il prossimo consiglio comunale che dovrà essere convocato entro 20 giorni da oggi.

Diversamente avremo assistito ai soliti spot elettorali che, man mano che ci avviciniamo alle amministrative del 2011, si intensificheranno giorno dopo giorno.  Attenzione però, la città, questa volta, sarà vigile e saprà discernere chi fa le parole da chi fa i fatti.

Leggi la richiesta.

 

Sergio Nucci

Consigliere Comunale di Cosenza